AGI - Tel Aviv ha superato Parigi, Hong Kong, Zurigo e Singapore ed è diventata la città più cara del mondo secondo la classifica annuale del settimanale britannico Economist. Dalla quinta posizione del 2020, Tel Aviv è passata per la prima volta in testa alla classifica e questo riflette, secondo chi la compila, "la forza della moneta israeliana, lo shekel, rispetto al dollaro, poiché l'indice utilizza come base i prezzi di New York".
Parigi, Zurigo e Hong Kong erano primi a pari merito nell'edizione dell'anno scorso, ma quest'anno al secondo posto ci sono invece Parigi e Singapore. In generale, rileva l'Economist, l'aumento dei prezzi rilevato è stato il più rapido degli ultimi 5 anni, pari al 3,5%. "I problemi della catena di approvvigionamento hanno contribuito ai rincari, mentre il Covid e le restrizioni che comporta continuano a pesare sulla produzione e i commerci mondiali.
Damasco si conferma la città memo cara del mondo, a causa del basso rapporto fra il valore della moneta locale e quello del dollaro: la guerra civile continua a deprimere l'economia e i prezzi in dollari dei prodotti sono ai minimi termini. La capitale siriana subisce una forte inflazione come anche Caracas, Buenos Aires e Teheran.
La capitale iraniana è quella che ha registrato il maggior rialzo in classifica, passando dalla 79esima alla 29esima posizione: in questo caso, l'aumento dei prezzi è legato al perdurare delle sanzioni Usa.
"In generale, la parte alta della classifica resta dominata dalle città europee e da quelle asiatiche sviluppate, mentre quelle nordamericana e cinesi mantengono prezzi relativamente più bassi", precisa lo studio dell'Economist. Le città meno care, sempre considerando i prezzi in dollari, sono essenzialmente quelle mediorientali, africane o nei Paesi più poveri dell'Asia.