AGI - È finita male, molto male la visita a Marsiglia di Eric Zemmour, lo scrittore e polemista che accende gli animi come possibile candidato di estrema destra alle elezioni presidenziali francesi del 2022.
Si è conclusa con un dito medio, immortalata da una foto della France Press.
All'uscita di un ristorante dove il polemista aveva appena pranzato, una donna si è avvicinata alla sua auto e lui ha accettato di abbassare il finestrino. Ma lei gli ha mostrato il dito medio e Zemmour ha fatto altrettanto, aggiungendo una battuta: "E molto profondamente...", mentre la sua consigliera, Sarah Knafo, al suo fianco, rideva.
Zemmour aveva presentato Marsiglia come "l'anti-esempio", descrivendola come "disintegrata dall'immigrazione". "Se non facciamo nulla, tutta la Francia sarà come Marsiglia, una città sommersa dall'immigrazione e in parte islamizzata". Marsiglia città cosmopolita "è un mito", ha aggiunto il saggista.
Città portuale, Marsiglia è stata plasmata nel corso dei secoli da diverse migrazioni, italiana, armena, comoriana e magrebina.
È stato "un gesto istintivo", lo ha difeso il suo entourage, che però non ha voluto rispondere alla domanda se si tratti anche di un gesto "presidenziale".
Alla fine della sua pre-campagna, Zemmour vive giorni difficili: oltre a sondaggi che ristagnano o scendono (12% e 17% al primo turno), ci sono state manifestazioni antifasciste in città dove era prevista la sua presenza (Ginevra, per esempio) e lui è dovuto scendere dal treno ad Aix-en-Provence invece che a Marsiglia dove lo attendevano proteste.
Nel pomeriggio ha passeggiato per meno di 15 minuti, nel quartiere Panier, al grido di chi rivendicava "Marsiglia antirazzista". E oggi la sua passeggiata al Porto Vecchio è stata annullata. Nei giorni scorsi poi il polemista ha perso il sostegno del finanziere Charles Gave, anche se lui si è difeso sostenendo che "non era mai stato in squadra".
Non solo: i suoi avvocati hanno annunciato l'intenzione di citare in giudizio la rivista Closer, che venerdì ha scritto che la sua più stretta consigliera, Sarah Knafo, è incinta di lui.
Nonostante queste battute d'arresto, "non c'è il minimo dubbio sulla sua candidatura":
"Attendiamo che prema il bottone", assicura il suo entourage.