AGI - Israele e Regno Unito hanno deciso di vietare l'ingresso agli stranieri provenienti da sei Paesi dell'Africa del Sud, a causa della nuova variante Covid individuata nella regione. Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Namibia e Eswatini sono i nuovi ingressi nella lista 'rossa', il livello più alto di rischio.
"Da mezzogiorno di domani saranno sospesi tutti i voli dai sei Paesi dell'Africa del Sud e aggiungeremo queste nazioni alla lista 'rossa'", ha annunciato il ministro della Salute britannico, Sajid Javid, precisando che "chiunque arrivi da questi Paesi dalle 4 di mattina di domenica dovrà mettersi in quarantena in hotel".
Identica misura è stata decisa da Israele che ha vietato i viaggi verso la regione e chiuso le frontiere per chi arriva da lì. Per gli israeliani che devono far rientro in patria, è obbligatoria una quarantena di 7-14 giorni in un hotel apposito. Nella lista israeliana è stato inserito anche il Mozambico.
Pechino ha cancellato i voli sa Shanghai. Dopo la prima, travolgente, ondata, la Cina è riuscita a controllare la diffusione del coronavirus all'interno dei suoi confini attraverso restrizioni di viaggio e blocchi improvvisi, ma negli ultimi mesi frequenti focolai interne hanno messo alla prova la sua strategia di tolleranza zero. I casi positivi sono tre amici che hanno viaggiato insieme nella vicina città di Suzhou la scorsa settimana, hanno detto le autorità sanitarie di Shanghai, aggiungendo che erano tutti vaccinati.
Oltre 500 voli dai due principali aeroporti di Shanghai sono stati cancellati, secondo i dati del tracker di volo VariFlight. Il governo di Shanghai ha anche ordinato la cancellazione di tutti i pacchetti turistici interprovinciali che coinvolgono la città, un importante snodo commerciale e turistico. Anche sei ospedali di Shanghai hanno sospeso i servizi ambulatoriali. Suzhou, che ha una popolazione di circa 13 milioni di persone, ha chiuso le attrazioni turistiche e ha richiesto ai residenti di fornire risultati negativi dei test per lasciare la città.
In forte calo i future di Wall Street
Tutte le scuole sono state chiuse nella piccola città satellite di Xuzhou, che ha anche impedito ai suoi due milioni di residenti di uscire dalla città con i servizi di autobus, dopo che è stato rilvato uno contatto stretto con un paziente di Shanghai. Le autorità di Pechino sono in allerta per eventuali potenziali focolai in vista delle Olimpiadi invernali di febbraio, che vedranno un afflusso di atleti, media e funzionari stranieri. Il Parco Olimpico di Pechino è già stato sigillato come parte della bolla "a circuito chiuso" dell'evento, secondo quanto riportato dai media statali.