AGI - Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, apre alla possibilità di finanziamenti europei per la costruzione di barriere fisiche (muri e recinzioni) ai confini esterni dell'Unione. Lo ha dichiarato, seppur in forma non direttamente esplicita, in un discorso tenuto martedì sera a Berlino in cui ha affrontato la crisi con la Bielorussia.
"Stiamo affrontando un attacco brutale e ibrido ai nostri confini dell'Ue. La Bielorussia sta armando il disagio dei migranti in modo cinico e scioccante", ha affermato.
"Al nostro ultimo Consiglio europeo abbiamo condannato e deciso di rispondere a questi attacchi. Abbiamo chiesto alla Commissione di proporre tutte le misure necessarie in linea con il diritto dell'Ue, gli obblighi internazionali e i diritti fondamentali".
Today, more than a European army, we need European capabilities.
— Charles Michel (@eucopresident) November 9, 2021
Recent attacks have shown that the threats are global. And so are the attackers.
It is in our interest to create EU defensive and deterrent cyber capabilities.#StateOfEurope pic.twitter.com/50g8trEp9V
"Abbiamo aperto il dibattito sul finanziamento da parte dell'Ue dell'infrastruttura fisica delle frontiere. Questa questione deve essere risolto rapidamente", ha esortato Michel. "I confini polacchi e baltici sono i confini dell'Ue. Uno per tutti e tutti per uno", ha confermato il presidente del Consiglio europeo che nelle prossime ore sarà impegnata in una visita a Varsavia dove incontrerà il premier Mateusz Morawiecki.
Al termine del Consiglio europeo citato da Michel, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aveva detto chiaramente che "l'Unione europea non finanziera' muri e recinzioni al confine".