AGI - "Il mio nome è Frances Haugen, lavoravo a Facebook ed ero contenta di farne parte perché credevo che avesse il potenziale di tirare fuori il meglio di noi. Ma sono qui oggi perché ritengo che i prodotti di Facebook facciano del male ai bambini, incentivino le divisioni, indeboliscano le nostre democrazie e molto altro ancora".
Si è presentata così agli eurodeputati la whistleblower di Facebook, Frances Haugen, nel suo intervento alla commissione Mercato interno del Parlamento europeo. "La dirigenza dell'azienda saprebbe come rendere Facebook e Instagram più sicuri - ha aggiunto - ma non faranno le modifiche necessarie perché hanno messo i loro profitti davanti alle persone. E le conseguenze sono gravi", ha sottolineato.
Il discorso di Haugen
"I documenti che ho fornito hanno evidenziato che" l'azienda di Zuckerberg "ci ha ripetutamente ingannati su cosa rivelano le sue ricerche interne, sulla sicurezza dei bambini e sul suo ruolo nel disseminare messaggi d'odio e di polarizzazione. La risposta giusta a questa emergenza sono le nuove regole e il Digital services act dell'Unione europea ha un enorme potenziale" perché "segue un approccio di controllo dei contenuti per affrontare il rischio sistemico" posto dai social più popolari.
Haugen ha definito il nuovo progetto Metaverso "molto preoccupante". "Vogliono dare priorità a espandersi e ingrandirsi invece di finire quello che hanno costruito, assicurandosi che sia sicuro e responsabile", ha spiegato in audizione.
"Il fatto che possano permettersi 10 mila ingegneri per fare videogiochi quando dicono di non potersi permettere 10 mila ingegneri per lavorare sulla sicurezza lo trovo inaccettabile e incosciente", ha aggiunto. "L'idea di riempire case e uffici di sensori di un'impresa che non è trasparente la trovo pessima", ha evidenziato Haugen.