AGI - Il primo ministro iracheno è rimasto "illeso" dopo che un "tentativo di assassinio fallito" sabato sera con un "drone bomba" ha preso di mira la sua residenza nella Zona Verde di Baghdad. Non c'è stata un'immediata rivendicazione per l'attacco e non si sa ancora se ci sono feriti, né l'entità dei danni.
"Sto bene e chiedo calma e moderazione da parte di tutti per il bene dell'Iraq", ha scritto Kadhemi su Twitter. Secondo il suo ufficio, il "fallito tentativo di assassinio" è stato effettuato da "un drone bomba che ha cercato di colpire" la sua residenza. In precedenza, due fonti della sicurezza avevano detto all'AFP che un "razzo" ha colpito la casa di Mustafa al-Kadhemi nella Zona Verde, un'area pesantemente protetta nel cuore della capitale irachena che ospita anche l'ambasciata USA ed edifici governativi.
Dopo l'attacco, le forze di sicurezza sono state dispiegate in gran numero dentro e intorno alla Zona Verde. Gli attacchi di razzi contro la Zona Verde sono ricorrenti. Il 31 ottobre, tre razzi sono caduti a Mansour, un quartiere adiacente, senza causare feriti.
L'attacco a Mustafa al-Kadhemi, che è al potere dal maggio 2020, arriva in un momento in cui l'Iraq è lacerato da forti tensioni politiche legate alle elezioni parlamentari anticipate del 10 ottobre. L'Hashd al-Shaabi, un'influente coalizione di ex paramilitari filo-iraniani, sta contestando con veemenza i risultati delle elezioni.
L'Alleanza della Conquista, ha visto infatti diminuire il proprio numero di seggi in Parlamento, stando ai primi risultati preliminari. Gli scontri avevano contrapposto diverse centinaia di sostenitori di Hashd alle forze di sicurezza vicino alla Zona Verde, già venerdì. Una fonte della sicurezza ha detto che un manifestante è morto, mentre una fonte dell'Hashd al-Shaabi ha detto che "due persone sono morte".
I sostenitori di Hashd al-Shaabi hanno lanciato due sit-in in due diversi ingressi della Zona Verde per protestare contro le elezioni, che la leadership di Hashd definisce una "frode" e una "truffa". Nonostante la sua disfatta elettorale, l'Hashd rimarrà una forza politica importante nel Parlamento, grazie al gioco delle alleanze e alla cooptazione di membri indipendenti. Secondo i risultati preliminari, la corrente sadrista guidata dall'influente leader sciita Moqtada Sadr ha vinto le elezioni legislative, con più di 70 seggi sui 329 seggi del Parlamento. I risultati finali delle elezioni dovrebbero essere pubblicati tra qualche settimana.