AGI - Il vigile del fuoco Gary Muhrcke fu il primo vincitore della Maratona di New York, cinquant'anni fa, ed è possibile incontrarlo correre ancora oggi a Central Park. Arturo Montero arrivò dal Cile e nel '70 corse la sua prima di cento maratone in tutto il mondo. Nina Kuscsik fu la donna che cambiò questo sport, infrangendo le regole che volevano solo atleti uomini. Fu una delle 127 persone che partecipò alla prima edizione, anche se non tagliò il traguardo.
Oggi è il giorno in cui New York celebra gli atleti che hanno attraversato tutta la storia della maratona più famosa al mondo. L'organizzazione offrirà loro l'onore della passerella: sono quindici, in là con gli anni ma in grande forma, l'emblema che correre allunga la vita.
Dopo il lockdown di un anno fa, domenica la Maratona rianimerà le strade dei cinque borghi di New York: sono attesi 33 mila partecipanti, molti meno rispetto agli oltre 53 mila dell'edizione 2019, a causa delle restrizioni per il Covid.
Dall'Europa si erano iscritti in sedicimila, ma il divieto d'ingresso scadrà lunedì, forse non casualmente, all'indomani della gara.
Ted Metellus, direttore della gara, ha paragonato l'attesa a quella dell'edizione del 2001, due mesi dopo l'attacco alle Torri Gemelle, perchè la Maratona segnerà il ritorno a una presunta e desiderata normalità, l'uscita dal tunnel dell'emergenza pandemica.
La partenza
Il via è previsto alle 8 di mattina, con la partenza degli atleti su sedie sportive a rotelle. Seguiranno quelli con particolari disabilità (8,22), le professioniste (8,40), i professionisti (9,05) e infine gli amatori, divisi in cinque 'ondatè. Gli ultimi partiranno a mezzogiorno.
Il percorso
Il tracciato di 42 chilometri e 195 metri comincia a Staten Island e virerà verso nord per attraversare Brooklyn e il Queens, per poi andare a ovest e attraversare il Queensboro Bridge e entrare a Manhattan, risalire verso il Bronx e tornare indietro per finire a Central Park.
Sono previsti meno assembramenti alle varie stazioni di passaggio, per evitare troppi contatti tra i partecipanti che, naturalmente, dovranno presentare prova di completa vaccinazione.
Chi sono i professionisti
Tra i professionisti, da seguire le prestazioni, tra le donne, della keniana Peres Jepchirchir, 28 anni, campionessa olimpica a Tokyo, e, tra gli uomini, della vecchia icona etiope Kenenisa Bekele, 38 anni, oro olimpico nei 10 mila ad Atene e Pechino. Altri da seguire, e indicati tra i favoriti, il somalo-olandese Abdi Nageeye, i keniani Eliud Kipchoge e Albert Korir, l'etiope Girma Bekele Gebre e l'eritreo Ghirmay Ghebreslassie.
I record da battere sono 2h22'31'' della keniana Margaret Okayo, fatto nel 2003, e 2h05'05'' del keniano Geoffrey Mutai, realizzato nell'edizione 2011. L'arrivo dei professionisti è atteso intorno alle 11,05 di mattina, quando saranno le cinque di pomeriggio in Italia. Per tutti gli altri, che parteciperanno per passione, l'obiettivo non sarà tanto arrivare primi, ma tagliare il traguardo. Risultato che garantirà, come sempre, una medaglia che attesta l'impresa: averla corsa tutta.