AGI - La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è presentata alla Cop26 a Glasgow a bordo di un jet privato.
Una scelta che stride non poco con l'agenda green dell'Ue. Ma la polemica vera è un'altra e l'ha tirata fuori il quotidiano britannico The Telegraph: von der Leyen ha usato il jet privato 18 volte su 34 viaggi ufficiali fatti finora, di cui uno tra Vienna e Bratislava per una distanza, tra il decollo e l'atterraggio, di cinquanta chilometri.
"Un'ora di treno", fa notare il giornale britannico. Non è tutto. Nel 2020, ha preso un jet da Bruxelles a Londra per i negoziati commerciali della Brexit. Il ritorno l'ha fatto con l'Eurostar.
E ancora: un gruppo di commissari europei, guidato dalla presidente, si è avvalso del jet privato per la tratta tra Bruxelles e Strasburgo, sede del Parlamento europeo.
Nel suo tour per il Recovery fund ha preso il solito jet privato per un viaggio tra Lisbona e Madrid - circa 540 chilometri - prima di volare ad Atene.
Da Bruxelles fonti della Commissione si sono giustificati dicendo che quei viaggi "non erano fattibili con voli commerciali".
La polemica però è difficile da spegnere. Il gruppo Id al Parlamento europeo, commentando la notizia del Telegraph, ha definito von der Leyen "il vero disastro climatico".
La replica del portavoce
"L'utilizzo dei voli per la Commissione europea avviene solo quando i vari impegni non permettono l'utilizzo di un altro mezzo di trasporto". Ha dichiarato Eric Mamer, il portavoce della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
"I voli non li usiamo con leggerezza e la presidente usa il treno ogni volta che può. Ad esempio, per la prima plenaria in presenza post-Covid a Strasburgo la presidente si è recata, con tutto lo staff, in treno", ha spiegato. "Inoltre, il jet utilizzato per Glasgow per la Cop26 era a biocarburante", ha precisato Mamer