AGI - Le valutazioni scientifiche "ci dicono che gli eventi climatici estremi e la crescita del livello del mare probabilmente continueranno a verificarsi nonostante i nostri miglior sforzi possibili come comunità internazionale nel limitare la crescita dei gas serra". Lo ha ammesso Jacob Werksman, capo-negoziatore per la Commissione europea alla Cop26 di Glasgow, in un briefing con la stampa durante la Conferenza sul clima.
"La minaccia" di eventi naturali estremi "è molto sentita" e "non solo in Paesi vulnerabili, come i piccoli Stati insulari e i Paesi meno sviluppati, ma anche in parte dell'Europa che ne ha subito le conseguenze", ha ricordato l'alto funzionario Ue.
"Oltre a tagliare le emissioni", l'accordo di Parigi del 2015 "prevedeva anche un'azione collettiva a sostegno di quelle comunità che stanno soffrendo di più l'impatto" delle catastrofi naturali.
"Non si tratta di un regime di compensazione che fissa delle soglie di responsabilità da pagare" e "i negoziati ora in corso a Glasgow non dovrebbero deviare" da questo principio, ha sottolineato Werksman.
"Stiamo cercando di garantire", ha aggiunto, "che le molte agenzie internazionali messe in piedi per affrontare l'impatto di eventi significativi collegati al cambiamento climatico e altri disastri naturali abbiano il mandato e la capacità di farsi carico di compiti quali il sistema di allarme preventivo su eventi climatici estremi, piani di assicurazione per coprire quei danni che altrimenti verrebbero scaricati sul settore privato come i piccoli proprietari terrieri, piani per la gestione del rischio, assistenza nei disastri e sforzi di ricostruzione".