AGI - Il governo britannico si è scusato con la ministra dell'Energia israeliana, Karine Elharrar, alla quale ieri non è stato permesso partecipare ai lavori della Cop26 a Glasgow perché non c'era l'accesso per le sedie a rotelle. La rappresentante dello Stato ebraico in un tweet si è detta "dispiaciuta" per l'accaduto e la delegazione ha ufficialmente protestato.
Dell'incidente hanno anche parlato il premier Naftali Bennett con il padrone di casa Boris Johnson ed è stato deciso che la ministra partecipi al bilaterale tra i due.
Un incidente "profondamente spiacevole", ha commentato il ministro dell'Ambiente, George Eustice, sottolineando che il governo britannico si è scusato con Elharrar, costretta in carrozzina da una distrofia muscolare.
Lo stesso Eustice però, in un'intervista precedente, aveva sollevato alcune questioni, sostenendo che sarebbe stato compito della delegazione israeliana fare presente agli organizzatori tale "necessità particolare".
"Qualcosa è andato storto ma so che la maggior parte degli altri ingressi hanno l'accesso per le sedie a rotelle. Evidentemente lei si e presentata a un'entrata che non aveva una simile misura".
Per Scope, organizzazione benefica nell'ambito della disabilità, quanto avvenuto è "inscusabile" e gli organizzatori "avrebbero dovuto prevederlo". La Elharrar ha riferito ai media israeliani di essere stata costretta a restare per due ore fuori dal sito della Cop26, senza poter entrare perché l'unico modo era "camminare per quasi un km o salire su una navetta non accessibile con una carrozzina". A quel punto, era rientrata in hotel in Edimburgo a 50 km di distanza.
Come ha sottolineato il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, "è impossibile prendersi cura del futuro, del clima e della sostenibilità se non ci prendiamo prima cura della gente, dell'accessibilità e delle persone con disabilità".