AGI - A partire da oggi, il governo francese non pagherà più i test antigenici rapidi (i cosiddetti tamponi rapidi) e i tamponi molecolari per accertare se una persona, non vaccinata, abbia contratto il Covid (niente più gratuità a meno che non si abbia una prescrizione medica specifica o si tratti di un minorenne, che non è stato ancora vaccinato).
Finora, la Francia ha pagato tutti i test, quelli fatti nei laboratori privati che poi 'giravano' il conto alle casse dello Stato; ma il risultato è stato che molti francesi non si sono fatti vaccinare perché un tampone negativo permetteva loro anche di avere il 'greenpass' sanitario che dà accesso a gran parte dei luoghi chiusi.
Il presidente Emmanuel Macron aveva annunciato il 12 luglio che la fine dei test sistematici gratuiti del Covid-19 sarebbe entrata in vigore a partire da venerdì 15 ottobre.
Adesso c'è l'ufficialità: Pcr e test antigenici non sono più "automaticamente coperti al 100% dall'assicurazione sanitaria", scrive il governo sul proprio sito , ricordando che "in Francia sono stati effettuati 150 milioni di test" da marzo 2020.
A settembre, in un'intervista a Les Echo il premier, Jean Castex, aveva spiegato la 'ratio': "Non è legittimo che il contribuente paghi per un test di piacere".
Il ministero della Salute ha fissato a 44 euro il prezzo dei test Pcr e 22 quello degli antigenici, che salgono a 25 se si fanno in farmacia, dove si possono pagare un po' di più se si fanno nei giorni festivi.
Il governo calcola un risparmio di 3,2 miliardi di euro. Ma oltre al risparmio, il provvedimento mira anche a convincere i circa 6 milioni di adulti non ancora vaccinati a farsi vaccinare.