AGI - In vista dell'inverno e considerando la crisi energetica che ora minaccia di rallentare la sua economia, la Cina ha ordinato alle miniere di carbone di aumentare la produzione.
Venerdì il Consiglio di Stato presieduto dal premier Li Keqiang ha annunciato una serie di misure, tra cui un'accelerazione nella costruzione di nuove miniere e rinvii fiscali temporanei per le centrali elettriche a carbone.
La carenza di energia interessa una ventina di province e ha costretto il governo a razionare l'elettricità nelle ore di punta e alcune fabbriche a sospendere la produzione. Il governo dunque corre ai ripari.
"Pur garantendo la sicurezza sul posto di lavoro, le miniere di carbone che possono aumentare la produzione devono sfruttare la loro capacità di produzione al meglio; le miniere di carbone a cielo aperto approvate e sostanzialmente completate saranno incoraggiate a entrare in funzione e a un ritmo più rapido; le miniere di carbone che hanno cessato l'attività per problemi rilevati saranno aiutate a far avanzare il processo di rettifica ai sensi di leggi e regolamenti e riprendere la produzione il prima possibile.
Le autorità interessate devono dare la priorità al trasporto del carbone per garantire che venga inviato dove è più necessario in modo tempestivo", si legge nel documento diffuso al termine della riunione.
"La fornitura di elettricità e carbone è fondamentale per la vita delle persone e per una performance economica stabile. Deve essere garantito. Garantire la sicurezza energetica e mantenere stabili le catene industriali e di approvvigionamento sono tra le ree prioritarie in cui sono necessarie protezioni", ha aggiunto il premier Li.
“Dobbiamo affrontare questo problema da una prospettiva macro generale. Non ci deve essere alcun rallentamento nei nostri sforzi”.