AGI - L'avvocato generale della Corte di Giustizia dell'Unione europea, Michal Bobek, propone di dichiarare che "la Corte non è competente a pronunciarsi sulle decisioni dei rappresentanti degli Stati membri che fissano le nuove sedi dell’Agenzia europea per i medicinali e dell’Autorità europea del lavoro".
Lo afferma in merito al ricorso del Comune di Milano e del Governo italiano contro la decisione di trasferire la sede dell'Ema da Londra ad Amesterdam, invece che a Milano.
Nel suo parere, che di norma indirizza le decisioni della Corte, l'avvocato generale ricorda che "gli atti adottati dai rappresentanti degli Stati membri che agiscono non in qualità di membri del Consiglio, ma in qualità di rappresentanti dei loro governi, e che esercitano in tal modo collettivamente i poteri degli Stati membri, non sono soggetti al sindacato di legittimità esercitato dai giudici dell’Unione".
Non è tutto. Bobek suggerisce alla Corte di dichiarare che "il regolamento impugnato non è illegittimo, e di respingere gli argomenti con i quali il Comune di Milano e il governo italiano lamentano violazioni delle prerogative del Parlamento europeo, nonché l’illegittimità 'derivata' del regolamento impugnato rispetto alla decisione dei rappresentanti degli Stati membri".