AGI - Oltre un terzo della popolazione tedesca non è vaccinato e Berlino non fa eccezione, con una quota è analoga fra i suoi 3,6 milioni di abitanti. Per potere accedere a mezzi pubblici, locali al chiuso e posti di lavoro, questo milione abbondante di persone che vivono, studiano e lavorano nella capitale deve esibire un test negativo effettuato nelle precedenti 24 ore. Finora, i tamponi, sia quelli rapidi che il PCR, sono stati gratuiti ma nel giro di qualche settimana sara' introdotto il pagamento di un ticket. L'obiettivo e' proprio quello di aumentare la quota dei vaccinati, ma la scelta e' stata ovviamente criticata da chi non ne vuole sapere.
Il dato berlinese è solo leggermente diverso rispetto a quello nazionale: per quanto riguarda chi ha ricevuto almeno una dose, in Germania e' il 67,9% mentre nella capitale, che e' una citta'-stato, la quota dei vaccinati almeno in parte e' del 67,4%. Nei Laender dell'Est che circondano Berlino i non vaccinati sono molti di piu': ad aver ricevuto almeno una dose e' il 61,3% in Brandeburgo, la regione dove si trova la capitale, il 60,5% in Turingia e il 57,7% in Sassonia. La media nazionale e' alzata dai Laender dell'Ovest: la citta' Stato di Brema e' la campionessa, con una quota di vaccinati pari al 78,9%, ben oltre il primo obiettivo tedesco che punta al 70% della popolazione.
A Berlino, salta agli occhi il gran numero di possibilità offerte a chi deve effettuare un test, e la elevata frequentazione. Non c'e' solo l'opzione delle farmacie, le numerose Apotheke, ma anche in piccoli gazebo, furgoni attrezzati e addirittura biciclette con rimorchio coperto. L'obbligo della mascherina e del distanziamento e' severamente rispettato sui mezzi pubblici ma per la strada invece non e' previsto; gli incontri di persona e le riunioni in presenza sono ancora molto caute e la sera i ristoranti si affollano soprattutto all'esterno, nonostante le temperature comincino ad abbassarsi.
La premessa di ogni incontro berlinese e' la domanda: possiamo stringerci la mano? Quasi sempre la risposta e' positiva, accompagnata dalla rassicurazione "sono vaccinato" o "ho appena fatto il test". Quando i rapporti sono piu' intimi, ci si spinge fino a un abbraccio, ma l'impressione e' quella di grandi timidezza e prudenza da parte di tutti. Incontri pubblici e conferenze stampa "in presenza", nonostante le numerose richieste e l'attenzione internazionale per la situazione politica dopo le elezioni di domenica scorsa, sono stati ridotti al minimo indispensabile, con ferrei controlli agli ingressi e accrediti limitati; negli uffici e nelle redazioni di giornali e TV si entra a rotazione.
In Germania, il Covid e le sue conseguenze hanno lasciato il segno, e il dibattito sul vaccino e' molto vivace, soprattutto fra i giovani. Dall'inizio della pandemia, nel Paese da oltre 83 milioni di abitanti, il piu' anziano d'Europa, il secondo al mondo dopo il Giappone come eta' media, si sono contagiati 4,230 milioni, e i decessi per le conseguenze del coronavirus sono stati 93.643.