AGI - La Procura generale di Karlsruhe ha aperto un'inchiesta su una un'offensiva "di cyber-attacchi di grandi dimensioni" partita dalla Russia e lanciata sulla campagna elettorale tedesca. Lo scrive lo Spiegel, dietro conferma di un portavoce dell'autorità giudiziaria di Karlsruhe. A quanto riferisce il settimanale, da mesi gli hacker del gruppo "Ghostwriter" cercano di violare gli account e-mail di parlamentari del Bundestag e di deputati dei Laender.
È convinzione degli inquirenti che dietro gli attacchi si muovano i servizi segreti militari russi del Gru. In particolare, nel mirino degli hacker sarebbero esponenti politici dell'unione Cdu/Csu e della Spd. Già lo scorso luglio Thomas Haldenwang, il presidente dell'Ufficio federale per la difesa della Costituzione - ossia l'intelligence 'interna' della Germania - aveva lanciato un allarme: che le informazioni personali dei politici tedeschi potevano essere utilizzate per fake news e per campagne di fango.
Di recente, afferma sempre lo Spiegel, l'offensiva hacker si sarebbe fatta più intensa, tanto che lunedì scorso il ministero degli Esteri tedesco si è rivolta in toni molto duri verso Mosca: "Il governo federale - affermava il dicastero guidato da Heiko Maas - esorta il governo russo nei termini più forti possibili a cessare queste attività informatiche illegali, con effetto immediato".
Nell'occasione Berlino per la prima volta si è riferita esplicitamente al servizio segreto militare russo Gru, che avrebbe tirato le fila anche del cyber-attacco compiuto nel 2015 contro la rete informatica interna del Bundestag. Secondo Berlino, quello messo in atto "è una comportamento inaccettabile" che rappresenta "un pericolo per la sicurezza della Repubblica federale per il processo di formazione della volontà democratica tedesca". Nel corso del 2021, le autorità di sicurezza avevano avvertito il Bundestag di almeno tre cyber-attacchi da parte di strutture d'intelligence straniere ai danni di parlamentari tedeschi.