AGI - Al via a Parigi tra imponenti misure di sicurezza il processo per gli attentati del 13 novembre 2015 al teatro Bataclan, allo Stade de France e in alcuni locali in cui morirono 130 persone e ne restarono ferite più di 400. Venti gli imputati; per 5 di loro si ha la certezza che siano morti nell'attacco rivendicato dall'Isis. Nel vecchio Palazzo di Giustizia di Parigi sull'Ile-de-la-Citè, a poche centinaia di metri dalla cattedrale di Notre Dame, è stato portato Salah Abdeslam, l'unico terrorista superstite del commando, arrivato con una mega-scorta dal carcere di Fleury-Mèrogis. Almeno 1.800 le parti civili e 550 le persone presenti in aula.
Area blindata
Misure di sicurezza draconiane sono state messe in atto intorno all'edificio perché i servizi segreti credono che il rischio terroristico rimanga alto in Francia. Le forze di sicurezza hanno istituito un perimetro di sicurezza con controlli sistematici dell'identità all'interno dell'edificio e l'interruzione del traffico stradale nelle strade circostanti.
I tre giorni del processo di questa settimana saranno dedicati alla presentazione delle imputazioni e all'organizzazione delle udienze, con la convocazione delle vittime che hanno già sporto denuncia privata (1.800 lo hanno già fatto) e quelle che potrebbero ancora farlo.
Un milione di pagine
In aula sarà letto un riassunto dei 542 volumi di atti con circa un milione di pagine. Prevista lunedì prossimo l'audizione dei primi testimoni, degli investigatori della polizia e dei servizi antiterrorismo.
"Il mondo intero ci guarda, ha detto il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, sottolienando che "ciò che fa la differenza tra una civilità e la barbarie sono le regole del diritto".