AGI - Saadi Gheddafi, il figlio dell'ex leader libico Muammar Gheddafi, che era detenuto in una prigione di Tripoli dal 2014, è stato rilasciato in esecuzione di un ordine del tribunale, ha spiegato il ministero della giustizia.
Il terzogenito dell'ex leader libico, ex calciatore professionista e imprenditore, era detenuto da sette anni con l'accusa di crimini commessi contro i manifestanti nel 2011 e dell'uccisione nel 2005 del calciatore libico Bashir al-Rayani.
Secondo diversi media locali Saadi Gheddafi avrebbe già lasciato il Paese con un volo diretto in Turchia. Una fonte dell'ufficio del procuratore ha confermato all'Afp che Gheddafi era stato liberato. "Il procuratore capo ha chiesto, diversi mesi fa, l'esecuzione della decisione di liberazione relativa a Saadi Gheddafi non appena tutte le condizioni richieste fossero state soddisfatte", confermando l'avvenuta scarcerazione. Gheddafi era libero di rimanere nel Paese o di andarsene, ha aggiunto la fonte.
Saadi, 47 anni, era noto per il suo stile di vita da playboy durante la dittatura del padre. Nell'agosto del 2015 venne diffuso un video in cui Saadi veniva torturato dalle milizie islamiche.
Il 19 dicembre 2017 la famiglia riferì di aver perso ogni contatto con lui, detenuto in isolamento senza la possibilità di vedere neanche il suo avvocato.
Nell'aprile del 2018, la corte d'appello lo ha assolto dall'omicidio di Rayani, ex allenatore della squadra di calcio Al-Ittihad di Tripoli, ma è rimasto in carcere. A suo carico anche l'accusa di un suo presunto coinvolgimento nella repressione delle rivolte del 2011 contro Muammar Gheddafi.
Nel 2014 fuggì in Niger, ma venne poi catturato ed estradato per essere rinchiuso in un carcere di Tripoli.
Il terzogenito del 'Colonnello' libico ha avuto un passato da calciatore professionista e nel 2003 esordì nel campionato italiano in Serie A, a Perugia, grazie all'ex presidente della società umbra Luciano Gaucci.
L'arrivo del figlio di Gheddafi fu celebrato con una festa sfarzosa a Torre Alfina, nel castello del 1200 della famiglia Gaucci. Ma l'avventura sui campi da calcio italiani è durata poco: è infatti risultato positivo all'antidoping e ha subito uno stop. Pochi i minuti complessivi giocati in campo. Dopo un altro anno al Perugia, nel frattempo retrocesso in serie B, Gheddafi passa all'Udinese, poi alla Sampdoria.