AGI - L'Unione europea è pronta a un "impegno operativo" con i talebani, precisando sempre che "non si tratta di un riconoscimento". È un impegno che "dipenderà dalle azioni e dal comportamento del nuovo governo", ha spiegato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.
E per avviare questo dialogo i Ventisette hanno posto cinque condizioni "non negoziabili": la prima è che l'Afghanistan non deve servire come base per esportare il terrosimo verso altri Paese; la seconda prevede il rispetto dei diritti umani, in particolare i diritti delle donne, lo stato di diritto e la libertà di stampa; la terza è l'esistenza di un governo di transizione rappresentativo e inclusivo; la quarta è il libero accesso agli aiuti umanitari, nel rispetto delle procedure e delle condizioni dell'Ue; la quinta e ultima condizione è il pieno impegno dei talebani a favorire le partenze dei cittadini stranieri e afghani che vogliono lasciare il Paese.
"Naturalmente nessuno ha l'illusione che tutto questo si realizzerà al 100% nei prossimi giorni", ha spiegato il capo della diplomazia tedesca, Heiko Maas, che ritiene la proposta europea un "compito a lungo termine".