AGI - C'erano sei persone ritenute una "minaccia" per il Regno Unito tra coloro che volevano lasciare Kabul: i sei erano sulla lista britannica 'no fly', ma uno di loro è comunque riuscito ad arrivare all'aeroporto di Birmingham, dove stanno atterrando molti voli con gli sfollati. Non è chiaro cosa sia successo agli altri.
La lista viene utilizzata per fare in modo che, attraverso i controlli, persone che potrebbero rappresentare una minaccia non possano entrare nel Paese; non è chiaro se la persona sia stata arrestata. "Ci sono persone in Afghanistan che rappresentano una seria minaccia per la sicurezza nazionale e pubblica", ha confermato un portavoce del governo.
"Ecco perché vengono effettuati controlli approfonditi da parte del governo e dalle nostre agenzie di intelligence di primissimo livello". All'aeroporto di Kabul pero' in queste ore si lavora senza sosta per far uscire dal Paese il maggior numero di persone il piu' rapidamente possibile ed evidentemente si fanno anche errori. L'uomo è stato identificato come sospetto all'arrivo all'aeroporto di Birmingham, ma a causa dell'attuale situazione critica in Afghanistan è improbabile che possa essere espulso.
Le autorità francesi hanno posto sotto sorveglianza un afghano evacuato dal Paese dopo la presa del potere da parte dei talebani per i suoi presunti legami proprio con gli studenti coranici; con lui sono stati sottoposti a "misure individuali di controllo e sorveglianza amministrativa" altre quattro persone a lui vicine: lo ha reso noto il ministro dell'Interno Gerald Darmanin.
Sono circa 1.300 gli afghani evacuati nei giorni scorsi da Kabul a Parigi attraverso una base militare ad Abu Dhabi, dopo che i talebani hanno preso il potere in Afghanistan. Tutti e cinque sono ora soggetti a misure di sorveglianza da parte dei servizi di intelligence francesi previste dalla legislazione antiterrorismo, ha spiegato Darmanin.
L'uomo è sospettato di essere "collegato ai talebani, nonostante abbia aiutato molto nell'evacuazione dell'ambasciata francese", ha spiegato ancora il ministro del principale sospettato. L'uomo ha ammesso di appartenere al movimento e ha affermato di aver lavorato come capo di un posto di blocco talebano a Kabul.
"Date le notevoli difficolta' nello svolgere le indagini di sicurezza sui rimpatriati", le autorità francesi "hanno accettato di portare questa persona e la sua famiglia a bordo" del volo di evacuazione, ha spiegato il ministro.