AGI - Almeno trenta persone sono morte nel Sud Sudan in uno scontro tra l'esercito del partito del vicepresidente Riek Machar e un gruppo di militari ribelli guidato da Simon Gatwech, autoproclamatosi nuovo capo della fazione. Entrambi i gruppi si sono accusati a vicenda di aver aperto le ostilità. Le forze di Machar sostengono che i ribelli, respinti, sono fuggiti in Sudan e hanno chiesto alle autorità di Khartoum di arrestarli.
Gli scontri sono iniziati dopo la decisione di Gatwech di espellere Machar dalla guida del partito, l'Splm-Io, e di assumerne le redini. La richiesta di Machar al governo di essere nominato anche "primo vicepresidente" al posto dell'avversario non è però stata accolta.
Gatwech accusa Machar di "non rappresentare un ampio settore dei cittadini del Sud Sudan" e di aver ottenuto con il "ricatto" l'ingresso nell'esecutivo di transizione formato nel 2020 dopo l'accordo di pace tra l'opposizione armata guidata da Machar e il presidente Salva Kiir.
Gli scontri tra le fazioni dell'Splm-Io minacciano l'accordo di pace del 2018 che prevedeva, tra le altre cose, una riforma del settore militare che permettesse di raccogliere tutte le milizie in un unico esercito nazionale. La riforma non è però stata attuata, a un anno dal termine previsto, a causa della mancanza di fondi.