AGI - "La lezione da trarre da questo disastro? Che dobbiamo essere molto più rapidi e decisi nella lotta contro i cambiamenti climatici": ad affermarlo è stata la cancelliera tedesca, Angela Merkel, visitando il villaggio di Adenau, in una delle zone più colpite dalle inondazioni di questi giorni in Germania occidentale che hanno fatto almeno 156 morti. "Siamo al vostro fianco, come Stato e come Regione", ha assicurato Merkel rivolgendosi alla comunità e alle istituzioni locali, "lavoreremo mano nella mano". "La lingua tedesca non conosce alcuna parola per definire quello che è successo qui", ha aggiunto definendo "surreale" il disastro.
La politica ambientale
"C'è bisogno di una politica che tenga più in considerazione la natura e il clima, di quanto abbiamo fatto negli ultimi anni", ha insistito la cancelliera, "vediamo con quanta violenza la natura possa agire. Noi contrasteremo questa violenza della natura, nel breve, ma anche nel medio e nel lungo periodo". "Grazie a Dio il nostro Paese può far fronte a quello che è accaduto finanziariamente, e noi provvederemo a stretto giro", ha aggiunto dalla Renania Palatinato.
Il bilancio
Intanto continua a crescere il numero delle vittime delle devastanti alluvioni che nei giorni scorsi hanno colpito l'Europa occidentale. Il nuovo bilancio è pari a 156 vittime in Germania e 27 in Belgio, per un totale di 183, e appare destinato a crescere ancora, mentre i soccorritori continuano a scavare tra i detriti alla ricerca dei dispersi, il cui numero rimane impossibile da stimare a causa del collasso delle linee di comunicazione con le aree inondate.
Le scenario dei soccorsi
Le acque da sabato hanno cominciato a ritirarsi lasciano dietro di sé un panorama apocalittico, che alcuni tra i residenti più anziani hanno paragonato allo scenario lasciato dai bombardamenti alleati della Seconda Guerra Mondiale. Migliaia di sfollati, interi agglomerati di case distrutti, enormi pile di macerie, infrastrutture in pezzi, dalle linee elettriche alle tubature del gas. La Renania-Palatinato da sola ha contato 110 morti e 670 feriti. Altri 45 morti sono stati registrati nel Nord Reno-Vestfalia, l'altro land messo in ginocchio dalle piogge torrenziali, e si conta anche un primo decesso in Baviera, dove, con lo spostamento della perturbazione a Est, sono cadute precipitazioni fortissime nel corso della notte. Il livello dei fiumi è salito e ha causato danni anche in Sassonia, il Land tedesco al confine con la Repubblica Ceca dove si trovano Lipsia e Dresda.
L'allarme in Austria
In Austria è allerta per possibili inondazioni lungo il Danubio perché le piogge non danno tregua. Anche il Danubio nella Bassa Austria ha raggiunto il livello di allarme alluvione e i livelli dell'Inn e del suo affluente, il Salzach, stanno aumentando in modo allarmante. Sono scattati gli allarmi della Protezione civile per due località del distretto di Amstette. "Forti piogge e tempeste stanno purtroppo causando gravi danni in diverse zone dell'Austria", ha scritto su Twitter il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz. Il ministro delle Finanze, e candidato cancelliere dell'Spd, Olaf Scholz, ha promesso lo stanziamento di 300 milioni di euro in finanziamenti d'emergenza per i tedeschi che hanno perso abitazioni e attività. Il governo discuterà mercoledì prossimo un programma di ricostruzione più vasto, a fronte di danni per miliardi di euro.
Il caso Laschet e le scuse
Armin Laschet, governatore del Nord Reno-Vestfalia, si è intanto scusato in seguito al video che lo ritraeva ridere e scherzare con i politici locali nella città di Erfstadt, in parte rasa al suolo dal maltempo, mentre il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, esprimeva il suo cordoglio alle famiglie delle vittime. Laschet, su Twitter, si è detto "dispiaciuto dell'impressione creata tramite una conversazione".
"Era inopportuno e mi dispiace", ha aggiunto il successore di Angela Merkel alla guida della Cdu e candidato conservatore alla cancelleria. Il video ha suscitato una fortissima polemica e ha spinto molte persone a esprimere dubbi sulla capacità di Laschet di guidare il Paese. Quel che è certo è che il maggior disastro meteorologico ad aver colpito la Germania a memoria d'uomo e la ricostruzione che seguirà sono destinati a giocare un ruolo fondamentale nelle elezioni del prossimo settembre, quando i tedeschi saranno chiamati a scegliere il successore di Merkel.