AGI - Dopo mille miliardi di dollari spesi per addestrare le forze locali e più di duemila morti tra i soldati americani, la missione Usa in Afghanistan si chiuderà il 31 agosto, dopo vent'anni. Ma alla fine "ne è valsa la pena" perché i due obiettivi principali "sono stati raggiunti": "Spedire alle porte dell'inferno Osama bin Laden" e "neutralizzare Al Qaeda".
Quella andata in scena nella East Room della Casa Bianca è stata la difesa appassionata del presidente Joe Biden alla decisione di ritirare gli americani da uno dei fronti caldi del mondo, mentre da Kabul arrivano ogni giorno notizie sulla rapida avanzata del talebani. Biden ha voluto allontanare il paragone con il Vietnam, sostenendo che sono due storie diverse: "Non sono comparabili, non avremo americani sul tetto dell'ambasciata prelevati dagli elicotteri".
Ma molti veterani del Vietnam temono che Kabul cada, come successe a Saigon subito dopo il ritiro degli Stati Uniti. "Non siamo andati in Afghanistan per costruire il Paese - ha puntualizzato Biden - è diritto e responsabilità del popolo afghano decidere il suo futuro e come vogliono essere governati. Nessuna nazione - ha aggiunto - ha mai unificato gli afghani, nessuna. Ci sono andati imperi e non l'hanno fatto".
Il riferimento è all'occupazione britannica nell'800 e al tentativo sovietico di controllare il Paese quarant'anni fa. Entrambi i tentativi sono falliti, è sembrato dire Biden, ma alla lista di chi non è riuscito vanno aggiunti gli Stati Uniti. La stessa portavoce presidenziale, Jen Psaki, poco prima aveva ammesso che non ci sarà nessun clima di vittoria in coincidenza con il ritiro dall'Afghanistan.
"Non ci sarà - aveva ammesso - un momento in cui diremo 'missione compiuta'. Ma siamo orgogliosi degli uomini e delle donne che hanno prestato il loro servizio li' in questi anni". Biden è stato più diretto: "Dopo vent'anni, mille miliardi di dollari spesi nell'addestrare ed equipaggiare centinaia di migliaia di membri delle forze di sicurezza afghane, 2.448 americani uccisi, 20.722 feriti non manderò un'altra generazione di americani in guerra in Afghanistan".
Ma il capo della Casa Bianca non ritiene "inevitabile" l'ipotesi che i talebani possano riprendere il potere. "No, non lo penso", ha risposto in modo secco a una domanda. Il presidente ritiene che i soldati afghani adesso siano ben preparati per resistere all'avanzata dei guerriglieri fondamentalisti. A fine conferenza, nella ridda di domande urlate dai reporter in attesa, una ha catturato l'attenzione del presidente: "lei si fida dei talebani?". "È una domanda seria o un'affermazione? - ha risposto Biden, seccato - è una domanda stupida. Se mi fido dei talebani? No, ma credo nella capacità delle forze militari afghane".