AGI - Un agente di polizia di Hong Kong è rimasto ferito in uno scontro con un aggressore, successivamente morto suicida, nella giornata di ieri, segnata dalle tensioni per il 24esimo anniversario del ritorno alla Cina dell'ex colonia britannica.
Lo scontro, a opera di un "lupo solitario" secondo il segretario alla Sicurezza di Hong Kong Chris Tang, è avvenuto nell'area di Causeway Bay, dove sono stati effettuati tre arresti tra gli esponenti pro-democrazia: secondo le ricostruzioni dell'evento circolanti sui media, il cinquantenne aggressore si sarebbe accoltellato dopo avere colpito l'agente ed è stato portato in ospedale, dove è deceduto. L'uomo avrebbe lasciato un messaggio prima di compiere il gesto, particolare che apre all'ipotesi di un tentativo di omicidio-suicidio.
L'aggressione è stata confermata dalla stessa polizia di Hong Kong sulla propria pagina Facebook, ed è stata condannata sia dalla capo esecutivo Carrie Lam, che dal suo vice, John Lee.
Il 1 luglio è una giornata tradizionalmente sensibile a Hong Kong per la marcia annuale dei gruppi pro-democrazia che protestano contro Pechino. L'evento è stato vietato dalle forze dell'ordine per il secondo anno consecutivo, su motivi di carattere sanitario e di sicurezza, ma non si è riuscito a evitare la tensione tra polizia ed esponenti democratici: ieri, un imponente spiegamento di agenti ha bloccato strade e transennato Victoria Park, punto di partenza del raduno annuale, per evitare assembramenti, e a fine giornata sono stati effettuati almeno 19 arresti.