AGI - Una ventina di persone, fra manifestanti e militari, è stata ferita negli scontri della notte scorsa durante la manifestazione contro la situazione economica e il caro vita a Tripoli, città nel nord del Libano. Le proteste sono cominciate in seguito alla nuova svalutazione della moneta nazionale sul mercato nero, che si accompagna a una penuria di carburante che provoca da due settimane lunghissime file davanti ai distributori di benzina.
Alcuni dei manifestanti hanno cercato di assaltare un'agenzia della Banca centrale, ma è intervenuto l'esercito riportando la calma stamattina, secondo quanto ha riferito l'agenzia libanese ANI. Un'associazione di pronto intervento basata a Tripoli, le cui ambulanze sono intervenute durante la notte, ha assistito 18 feriti fra civili e militari. Di questi, 4 sono stati ricoverati in ospedale. Alcuni sono stati feriti da proiettili di gomma, altri assordati dalle esplosioni delle bombe stordenti: è il caso, secondo quanto riferito dall'esercito, di 9 su 10 soldati feriti.
Se il tasso ufficiale del cambio del dollaro è di 1.507 lire libanesi, al mercato nero ieri si scambiava un dollaro per 17.500 lire. Dopo la tragica esplosione al porto di Beirut del 4 agosto scorso e la successiva crisi politica, il Libano è sempre senza un governo e questo rende impossibili anche gli aiuti internazionali.