AGI - Il vertice capitolino della Coalizione globale contro Daesh, co-presieduto da Roma e Washington, nelle parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è "la dimostrazione del forte legame tra Italia e Stati Uniti" e della collaborazione tra i due Paesi "sulle grandi questioni globali, come è normale che sia tra due alleati".
Una nazione sospettata negli ultimi anni di eccessivi slanci verso Pechino torna così pienamente in seno all'Alleanza Atlantica, nel suo ruolo storico di stretto alleato alla Casa Bianca. È questo, per l'Italia, il significato diplomatico di un vertice che ha visto Di Maio e l'omologo Usa, Antony Blinken, affiancati nell'intervento introduttivo e nella conferenza stampa finale.
Entrambi hanno speso molte parole per ribadire la solidità di un legame che doveva tornare inequivocabile nel mondo secondo Joe Biden, con il mondo libero da una parte e le autocrazie dall'altra.
E altrettanto inequivocabile è, e non può non essere, la risposta del ministro degli Esteri alla cronista statunitense che gli chiede conto dei rapporti tra Italia e Cina.
Roma è un "forte partner commerciale della Cina, con la quale abbiamo relazioni storiche che però non sono paragonabili né vanno a interferire con l'alleanza che abbiamo con gli Usa", spiega Di Maio. Un'alleanza che "non è solo strategica ma di valori".
Di "profonda collaborazione basata su un forte allineamento sui valori", parla poi Blinken, che ha ricordato come l'"amico" Di Maio sia stato il primo capo di una diplomazia straniera a visitare Washington dopo l'insediamento di Biden e ha definito la Cina "una sfida da affrontare insieme", fatta non solo di opposizione ma anche di cooperazione.
Il segretario di Stato Usa non lesina lodi per l'Italia, "estremamente attiva nel multilateralismo", esempio di solidarietà nel contrasto al Covid-19 e meritevole di una "gratitudine speciale" all'Italia "per una così forte alleanza".
Sull'incontro con il Pontefice, invece, Blinken dribbla una domanda sulla comunione a Biden e si limita a parlare di un incontro "caloroso" e "gratificante" dove è stato affrontato un "ampio ventaglio di temi".