AGI -Il ministro della Salute britannico, Matt Hancock, è finito nuovamente nell'occhio del ciclone, e questa volta non a causa delle accuse da parte dell'ex consigliere del primo ministro Dominic Cummings sulla gestione della pandemia, bensì per un affare più triviale ma anche mediaticamente più roboante. Il Sun ha infatti pubblicato in prima pagina le foto di un 'abbraccio infuocato' con una donna che chiaramente non è la moglie. Si tratterebbe di una sua collaboratrice, Gina Coladangelo, assunta al ministero circa un anno fa.
"Mi dispiace enormemente. Ho infranto le regole della distanza sociale e ho deluso le persone", ha dichiarato il ministro. "Rimango focalizzato sul lavoro che sto facendo per portare fuori il Paese da questa pandemia e sarei grato di avere privacy per la mia famiglia su una questione cosi personale".
In realtà la donna è molto di più di una semplice collaboratrice. Amica di Hancock fin dai tempi in cui entrambi frequentavano l'Università di Oxford, è anche la moglie di un uomo molto in vista in Gran Bretagna. Si tratta di Oliver Tress, proprietario della catena di gioielli e complementi d'arredo Oliver Bonas che conta ben 85 negozi in tutto il Paese.
Gina Coladangelo è anche il capo della comunicazione nell'azienda del marito e direttrice di un'altra compagnia, la Luther Pendrago, che fornisce servizi di relazioni pubbliche per chi "vuole comprendere a fondo i meccanismi governativi". Lo scandalo quindi va a toccare non solo le sfere alte del governo ma anche il circolo dei milionari londinesi. Qualche mese fa, su un blog riconducibile al governo, era comparsa la notizia dal sapore di pubblicità occulta che "i negozi Oliver Bonas avevano riaperto in sicurezza dopo il lockdown".
Generalmente nel Regno Unito, le questioni sentimentali di chi governa rimangono relegate alla sfera privata (basti pensare alle numerose amanti di Boris Johnson ma anche al numero di figli mai completamente accertato del primo ministro). Se però l'amante di turno finisce sul libro paga dei contribuenti, la questione si complica.
Dopo le dichiarazioni di Cummings, che recentemente aveva anche pubblicato i presunti sms scambiati con Johnson nei quali quest'ultimo definiva in sostanza Matt Hancock un incapace, la posizione del ministro della Salute era stata fortemente compromessa. I dubbi sugli errori e sull'ipotesi che potessero avere avuto un impatto estremamente negativo sulle già decine di migliaia di morti, erano difficili da dissipare. Johnson per non ha voluto intervenire subito chiedendo le dimissioni del suo ministro perché sarebbe stato come ammettere che il suo ex consigliere, col quale è in corso un'agguerrita querelle a distanza, aveva ragione.
La notizia del Sun, giornale di Murdock molto vicino alle posizioni di Cummings e dell'eterno "nemico-amico" di Johnson, Michael Gove, potrebbe togliere al primo ministro le castagne del fuoco e agevolare le dimissioni di Hancock ma anche sostenere le intenzioni di Cummings. Resta da capire chi abbia allungato le immagini al Sun visto che sembrano risalire allo scorso 6 maggio e sono state effettuate con una telecamera di sorveglianza nella sede del ministero.