AGI - L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) si è detta "preoccupata" per l'allentamento delle restrizioni anti-Covid agli Europei di calcio. Poco fa Londra ha confermato la decisione di portare a oltre 60mila, pari al 75% dell stadio, il pubblico ammesso a Webley per semifinali e finale del campionato.
"L'Oms è preoccupata per l'allentamento delle restrizioni in alcuni Paesi che ospitano" gli Europei di calcio, ha dichiarato Robb Butler, direttore esecutivo dell'Ufficio regionale dell'Oms per l'Europa. "Alcuni degli stadi che ospitano il campionato stanno aumentando il numero degli spettatori ammessi alle partite", ha aggiunto, sottolineando che in alcune zone si sta già assistendo a un aumento dei contagi da Covid-19.
Ammessi oltre 60 mila tifosi a finali Wembley
Oltre 60 mila tifosi saranno ammessi alle semifinali e alla finale degli Europei di calcio a Wembley, pari al 75% della capienza dello stadio. Lo ha confermato il governo britannico. Saranno i piu' affollati eventi sportivi nel Regno Unito da 15 mesi a questa parte, da quando sono estate adottate limitazioni per la pandemia di Covid.
"Abbiamo lavorato a stretto contatto con Uefa e Fa per garantire l'adozione di misure sanitarie rigorose e rigide, consentendo al contempo a più fan di vedere l'azione dal vivo", ha affermato il segretario alla Cultura e allo Sport, Oliver Dowden. "Le finali promettono di essere un momento indimenticabile nella nostra ripresa nazionale dalla pandemia".
Merkel, la Uefa si muova con responsabilita'
"I campionati europei si svolgono anche in una zona di varianti Covid, e come sapete tutti coloro che viaggiano in Gran Bretagna devono andare in quarantena. Spero che l'Uefa si muova in questo senso con senso di responsabilità". Lo ha detto Angela Merkel durante una conferenza stampa a Berlino a fianco di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue.
Ue, non annullare progressi in lotta alla pandemia
"Prima di ogni evento sportivo organizzato nell'Ue o altrove è importante che le autorità competenti osservino da vicino la situazione sanitaria perché è importante non annullare i progressi compiuti nella lotta al coronavirus in Europa nel molti mesi che ci siamo lasciati alle spalle". Così Dana Spinant, portavoce della Commissione europea, in merito alla proposta del presidente del Consiglio, Mario Draghi, di spostare la finale di Euro 2020 (gli europei di calcio) prevista per l'11 luglio allo Stadio Wembley di Londra.
A seguito all'aumento dei contagi in Regno Unito, il premier ieri ha promesso di attivarsi affinché la partita non si tenga in un Paese "dove i contagi stanno crescendo rapidamente". Ma i portavoce della Commissione hanno chiarito: "Non abbiamo un ruolo nel coordinamento tra gli Stati membri nell'organizzazione di eventi sportivi".