AGI - Il Piano nazionale di ripresa e resilienza del Portogallo è stato il primo approvato dalla Commissione europea. Ed è stato promesso a pieni voti: negli undici parametri di valutazione ha ottenuto dieci A una sola B. La Commissione ha valutato il piano del Portogallo, che vale 13,9 miliardi di sovvenzioni e 2,7 in prestiti, sulla base dei criteri stabiliti nel regolamento Rrf.
I due criteri principali riguardano la transizione verde (che dev'essere al minimo il 37%) e la transizione digitale al minimo 20%. La valutazione della Commissione rileva che il piano del Portogallo destina il 38% della sua dotazione totale a misure a sostegno degli obiettivi climatici. Tra questi, investimenti per finanziare un programma di ristrutturazione su larga scala per aumentare l'efficienza energetica degli edifici o la promozione dell'efficienza energetica e l'uso di fonti energetiche alternative nei processi industriali.
Il piano destina il 22% della sua dotazione totale a misure a sostegno della transizione digitale. Tra cui gli sforzi per digitalizzare la pubblica amministrazione e per modernizzare i sistemi informatici del Servizio sanitario nazionale, nonché i laboratori tecnologici nelle scuole secondarie e nei centri di formazione professionale.
Nella sua valutazione, la Commissione ritiene che il piano del Portogallo includa un'ampia serie di riforme e investimenti che si rafforzano reciprocamente che contribuiscono ad affrontare efficacemente tutte o una parte significativa delle sfide economiche e sociali delineate nelle raccomandazioni specifiche per Paese rivolte al Portogallo dal Consiglio nel semestre europeo nel 2019 e nel 2020.
Nell'elaborato ci sono misure nei settori dell'accessibilità e della resilienza dei servizi sociali e del sistema sanitario, mercato del lavoro, istruzione e competenze, Ricerca e sviluppo e innovazione, clima e transizione digitale, contesto imprenditoriale, qualità e sostenibilità delle finanze pubbliche ed efficienza del sistema giudiziario.
"Il piano rappresenta una risposta globale e adeguatamente equilibrata alla situazione economica e sociale del Portogallo, contribuendo così in modo appropriato a tutti e sei i pilastri del regolamento Rrf", si legge nel giudizio della Commissione.
Il piano portoghese propone progetti in sei aree faro europee. Si tratta di progetti di investimento specifici, che affrontano questioni comuni a tutti gli Stati membri in settori che creano posti di lavoro e crescita e sono necessari per la transizione verde e digitale. Ad esempio, il Portogallo ha proposto di fornire 610 milioni di euro per ristrutturare edifici pubblici e privati per migliorarne le prestazioni energetiche. Ciò porterà il Portogallo a ridurre la bolletta energetica, le emissioni di gas serra e la dipendenza energetica, oltre a ridurre la povertà energetica.
La valutazione rileva inoltre che nessuna delle misure incluse nel piano danneggia in modo significativo l'ambiente, in linea con i requisiti previsti dal regolamento Rrf. Infine i sistemi di controllo messi in atto dal Portogallo sono considerati adeguati a tutelare gli interessi finanziari dell'Unione. Il piano fornisce dettagli sufficienti su come le autorità nazionali preverranno, individueranno e correggeranno i casi di conflitto di interessi, corruzione e frode relativi all'uso dei fondi.
Dopo l'ok della Commissione, arrivato oggi, il Consiglio avrà ora, di norma, quattro settimane per adottare la proposta. L'approvazione del piano da parte del Consiglio consentirebbe l'esborso di 2,2 miliardi di euro al Portogallo in prefinanziamento, pari al 13% dell'importo totale.
La Commissione autorizzerà ulteriori esborsi sulla base del soddisfacente raggiungimento delle tappe fondamentali e degli obiettivi delineati nella decisione di esecuzione del Consiglio, che riflette i progressi nell'attuazione degli investimenti e delle riforme.