AGI - In Europa si è registrato un significativo decremento del consumo di alcolici durante i primi mesi della pandemia di Covid-19. Lo documenta uno studio, pubblicato sulla rivista Addiction, condotto dalla Society for the study of addiction.
Il team internazionale ha valutato i dati di un sondaggio sottoposto a quasi 32mila consumatori provenienti da 21 paesi in tutta Europa dalla fine di aprile alla fine di luglio 2020.
L’indagine ha mostrato una diminuzione del consumo di alcol nella maggior parte dei paesi europei. Fanno eccezione l’Irlanda, dove non sembrava che ci fossero alterazioni, e il Regno Unito, in cui è stato osservato un aumento del consumo complessivo di alcolici.
I partecipanti hanno risposto a domande riguardanti la frequenza dell’assunzione di bevande alcoliche e le differenze di comportamento in relazione alla situazione emergenziale. Stando ai risultati del gruppo di ricerca, un intervistato su cinque ha riportato livelli sostanziali o elevati di difficoltà economiche legate alla pandemia e più della metà ha riferito difficoltà associate ai cambiamenti nella propria vita quotidiana.
Tra i soggetti con redditi più elevati la riduzione del consumo di alcolici sembrava più significativa, mentre le alterazioni nell’assunzione di alcol nei partecipanti a basso reddito sembravano indipendenti dalle difficoltà economiche.
Gli autori aggiungono però la variazione del numero di partecipanti per ogni nazione era estremamente elevata, passando da 349 intervistati in Albania fino a 15.686 sondaggi completati in Norvegia.
Le diminuzioni più significative sono state riscontrate in Albania, Finlandia, Grecia, Italia, Slovacchia e Spagna.