AGI - Un giudice egiziano ha deciso altri 45 giorni di custodia cautelare in carcere per Patrick Zaki: è stato questo infatti, secondo quanto si apprende, l'esito dell'ennesima udienza riguardante la sorte dello studente dell'Università di Bologna, arrestato in Egitto nel febbraio dell'anno scorso.
Patrick, che è accusato di propaganda sovversiva su Internet, trascorrerà dunque il suo 30esimo compleanno, il 16 giugno, in carcere. L'udienza ieri era avvenuta in assenza degli avvocati e degli osservatori delle ambasciate.
Amnesty International: "Decisione crudele"
"Poteva essere l’occasione per un atto di umanità, quello di far trascorrere a Patrick Zaki il suo trentesimo compleanno finalmente libero. Invece, il 16 giugno lo studente dell’università di Bologna lo trascorrerà in carcere, come almeno i successivi trenta giorni". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha commentato su Articolo 21 la notizia del prolungamento di altri 45 giorni della custodia cautelare in carcere, senza processo, per l'attivista egiziano, studente di un master all'Università di Bologna.
Noury giudica l'atto "una decisione crudele che mostra ancora una volta l’intenzione delle autorità del Cairo di tenere in attesa di giudizio per il massimo consentito (in teoria fino al 7 febbraio 2022) uno dei tantissimi prigionieri di coscienza che languono nelle carceri egiziane".
Secondo il portavoce di Amnesty, è difficile immaginare "l'impatto che avrà questa decisione sulla salute psicofisica di Patrick, che peraltro non è stato neanche vaccinato contro il Covid-19 ed è soggetto a rischio. Io spero che tenga sempre in mente il proposito espresso giorni fa alla sua fidanzata: di incontrare personalmente Liliana Segre per consegnare alla senatrice a vita una lettera che le ha scritto per ringraziarla per tutto ciò che ha fatto e sta facendo".