AGI - La polizia israeliana ha chiuso ai palestinesi di età inferiore ai 45 anni l'accesso alla spianata delle moschee di Gerusalemme nel giorno della riapertura del complesso, dopo 20 giorni, ai fedeli ebrei. Lo riferisce il Waqf, l'organizzazione islamica giordana che ha l'autorità religiosa sull'area, dove si trovano il luogo più sacro della religione ebraica, il Monte del Tempio, e il terzo luogo più sacro dell'Islam, la Moschea di al-Aqsa.
La polizia israeliana, ha spiegato il Waqf secondo la testata Arab News, ha scortato 50 fedeli ebrei sul Monte e ha proibito contemporaneamente l'ingresso alla spianata ai palestinesi di età inferiore ai 45 anni, chiedendo ai cittadini arabi che intendevano entrare di lasciare il documento di identità e allontanando i giovani dall'area. L'organizzazione islamica ha comunicato che tre palestinesi sono stati arrestati, tra i quali una guardia.
Il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld, ha spiegato che l'area è stata aperta per "visite regolari" e che le forze dell'ordine l'hanno messa in sicurezza per "prevenire incidenti". L'Autorità Nazionale Palestinese ha condannato l'accaduto, parlando di "provocazioni" che potrebbero causare nuove "escalation e tensioni".
Secondo il Waqf, prima di scortare i 50 coloni ebrei sul luogo sacro, le forze di sicurezza israeliane hanno disperso con la forza i fedeli musulmani che all'alba stavano celebrando la preghiera del mattino. Alcuni palestinesi, prosegue il Waqf, sono stati aggrediti e malmenati. Secondo l'agenzia stampa palestinese Wafa, i musulmani arrestati sono almeno sei, rtra i quali Fadi Alyan, un guardiano della Moschea di Al-Aqsa che stava tentando di filmare l'accaduto, e un dipendente del Waqf, Ali Wazouz.