AGI - I leader dell'Ue tornano a vedersi in presenza ad Oporto, in Portogallo, in occasione del ‘social summit’ e del Consiglio informale Ue, convocato dal primo ministro portoghese, Costa. Il tema centrale è l'inclusione sociale ma si parlerà anche di lotta alla pandemia e di vaccini e i leader arrivano divisi al primo incontro nel quale l’ex numero uno della Bce, Mario Draghi, si presenta nella veste di presidente del Consiglio italiano.
L'annuncio del presidente Usa, Joe Biden, di sospendere i brevetti sui vaccini anti-Covid per aumentarne la produzione a favore dei Paesi poveri, è stato salutato come una svolta epocale dall’Oms, la Francia e anche il premier italiano l'hanno sostenuta, al pari della Russia mentre l’Ue si è detta pronta a discuterne, ma dalla Germania è arrivata la frenata della cancelliera, Angela Merkel, per la quale creerebbe "gravi complicazioni".
Era scontata l’opposizione da parte delle case farmaceutiche che producono i vaccini, i cui titoli sono stati penalizzati in Borsa dal dibattito, e che hanno trovato un forte alleato in Merkel. “Il fattore limitante per quanto riguarda la realizzazione dei sieri sono le capacità produttive e gli alti standard qualitativi richiesti, non i brevetti”, ha affermato una portavoce del governo tedesco. “La protezione della proprietà intellettuale è fonte di innovazione e dovrà rimanerlo anche in futuro”, ha aggiunto.
La capacità produttiva mondiale, secondo le cosiddette Big Pharma, è già al limite e le stesse aziende hanno firmato centinaia di accordi di licenze volontarie per aumentarla.
Una questione complessa
"Finora non abbiamo avuto nessuna problema e non ci è stato fornito alcun esempio di casi dove la capacità produttiva sia stata ristretta a causa della protezione della proprietà intellettuale o che i brevetti costituiscano colli di bottiglia". Lo dichiara una fonte dell'Ue in merito alla liberalizzazione dei brevetti per la produzione dei vaccini contro il Covid-19.
"E anche se dovesse emergere questo caso, abbiamo già una soluzione: la licenza obbligatoria che costringe l'azienda a concedere l'uso ad altri", spiega. "Inoltre c'è anche la possibilità dell'obbligo, per lo stesso motivo, del trasferimento delle tecnologie", evidenzia.
"Quando parliamo del vaccino di Pfizer, ad esempio, non parliamo di un brevetto unico per il vaccino. Ma è un insieme di brevetti per i componenti di quel vaccino. Quelli a mRna sono coperti dagli 80 ai cento brevetti". Lo afferma una fonte dell'Ue. "Ognuno di questi brevetti riguarda quel preciso componente e non permette di avere il quadro generale", spiega.
"Per questo non può essere sufficiente liberalizzare i brevetti per produrre i vaccini. È necessario il trasferimento delle tecnologie e delle conoscenze e cio' non puo' essere fatto con un atto. E per fare cio' ci vogliono dai sei ai dodici mesi", ha continuato
Cosa succede in Portogallo
Ad Oporto l’Europa comunque prova a ripartire, a superare anche la seconda ondata del coronavirus e il vertice serve a fare il punto sulla ripresa che dovrà essere equa e sostenibile, anche grazie al 'Recovery fund'.
I fari saranno puntati proprio sul premier italiano che interverrà in una sessione dedicata allo sviluppo sostenibile e al lavoro. Il Consiglio europeo informale segue quello che si è tenuto a Goteborg nel 2017, prevede due sessioni plenarie e tre panel tematici paralleli a cui partecipano sia i leader Ue che esponenti del mondo sindacale e imprenditoriale, rappresentanti dei territori. Draghi interviene sul tema dello sviluppo e del lavoro.
Tra i temi in discussione anche le relazioni esterne e la preparazione al Vertice Ue-India. La prima sessione di lavoro a cui partecipa il premier è dedicata al nuovo obiettivo dell’Ue sul Lavoro: raggiungere almeno il 78% del tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni entro il 2030. L’obiettivo rientra nell’ambito del Piano d’azione del Pilastro europeo dei diritti sociali.
Il tema della ripresa e del lavoro
La discussione si concentrerà sulle politiche necessarie per creare una ripresa del mercato del lavoro sostenibile e inclusiva che consenta all’Ue di raggiungere questo obiettivo entro il 2030, sulle iniziative da promuovere per la creazione di posti di lavoro di qualità sia a livello Ue che a livello nazionale, e sulle misure che i 27 Stati Membri stanno pianificando per il raggiungimento dell’obiettivo principale dell’occupazione.
Nell’Unione, tra il 2014 e il 2019, sono stati creati oltre 14,5 milioni di posti di lavoro, ma la crisi da Covid-19 e le misure di contenimento hanno arrestato questa tendenza penalizzando soprattutto i soggetti più vulnerabili, le donne e i giovani.
In risposta alla crisi le misure nazionali e quelle dell’Ue hanno attenuato l'impatto negativo, ma per raggiungere l’obiettivo del 78% da qui al 2030 è necessario un maggiore sostegno alla creazione di posti di lavoro sfruttando le opportunità derivanti dall’economia sociale, dal libero mercato, dai posti di lavoro nel settore green, dalla digitalizzazione e dalle nuove tecnologie. Per centrare questi obiettivi saranno fondamentali livelli di investimento adeguati.
Il sostegno dell’Ue in tal senso, con la RRF e il suo budget di 672,5 miliardi tra sovvenzioni e prestiti, potrà fornire una spinta del 2% di Pil aggiuntivo e creare 2 milioni di posti di lavoro sfruttando anche gli 88 miliardi del Fondo sociale europeo Plus (Politica di Coesione) interamente dedicato all’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, e il Just Transition Fund con 17,5 miliardi per le transizioni socialmente sostenibili verso la neutralità climatica.
Al termine del Social Summit è prevista una dichiarazione degli attori sociali europei sulle politiche sociali dell’Ue che farà da contributo alla dichiarazione che i leader adotteranno il giorno dopo al Consiglio europeo informale. A conclusione del programma avrà luogo il Vertice UE-India che avrà al centro la pandemia da Covid-19, il cambiamento climatico, il commercio.