AGI - La Commissione europea ha adottato una strategia sulle terapie contro il Covid-19 con l'obiettivo di individuare, già a giugno, i cinque trattamenti più promettenti e finanziarli per arrivare a siglare dei contratti, come quelli fatti per i vaccini, entro fine anno. Particolare attenzione è volta anche al cosiddetto Long Covid, gli effetti del post contagio.
Nel piano Ue è prevista l'autorizzazione di tre nuove terapie per il trattamento del coronavirus entro ottobre e possibilmente altre due entro la fine dell'anno.
L'Ue investirà 90 milioni di euro in studi sulla popolazione e test clinici per studiare meglio il Long Covid e istituirà un "potenziatore di innovazione terapeutica" entro luglio per sostenere le terapie più promettenti, dalla ricerca preclinica all'autorizzazione al mercato.
Saranno investiti 5 milioni di euro per mappare le terapie e la diagnostica per analizzare le fasi di sviluppo, le capacità di produzione e le catene di approvvigionamento, individuando i possibili colli di bottiglia, ed evitando così di ripetere gli errori commessi con la produzione dei vaccini.
Bruxelles conta di stabilire un portafoglio più ampio di 10 potenziali terapie e di identificare tra queste le cinque più promettenti entro giugno. Verranno poi stanziati 40 milioni di euro per sostenere la produzione e l'accesso alle terapie.