AGI - E' svanito per ora il sogno del sindacato di avere una presenza all'interno di un sito Amazon in Alabama, e sarebbe stata una prima volta negli Usa. I no sono stati 1.100, i sì 463; erano chiamati a pronunciarsi in poco più di 5.800 e sono pervenute 3.215 schede. Era richiesta la maggioranza semplice dei voti espressi, ovvero 1.608 voti. "Il nostro sistema è guasto e Amazon ne ha tratto grandi benefici", ha affermato Stuart Appelbaum, presidente di RWDSU, il sindacato della distribuzione a cui i dipendenti del sito di Bessemer vogliono aderire.
"Solleciteremo l'Agenzia federale per il diritto del lavoro perché chieda ad Amazon di rendere conto del suo comportamento illegale durante la campagna", ha aggiunto Appelbaum. Il gruppo di Seattle e l'RWDSU si sono affrontati online. Sul campo, Amazon ha difeso per mesi la sua causa contro la sindacalizzazione con testi, poster e briefing settimanali nel sito di Bessemer, tanto che i sindacalisti hanno tallonato i dipendenti all'ingresso del magazzino giorno e notte.
"Non commettere errori, questo rimane un momento importante per i lavoratori. Le loro voci saranno ascoltate", ha insistito Stuart Appelbaum. I dipendenti pro-sindacati lamentano ritmi infernali, mancanza di tempo per andare in bagno o per mangiare, mancanza di protezioni di sicurezza (soprattutto contro Covid-19) e salari insufficienti per il lavoro richiesto. Da parte sua Amazon si difende ricordando che i salari partono da 15 dollari l'ora (più del doppio del salario minimo in Alabama) e che fornisce benefici sociali, come la copertura sanitaria. Il gruppo assicura che i suoi dipendenti hanno le pause necessarie.