AGI - La procura generale di Amman ha imposto il divieto di pubblicare informazioni riguardanti il principe Hamza, accusato di aver ordito un complotto contro il re di Giordania, Abdallah II. "Per assicurare il rispetto della segretezza delle indagini dei servizi di sicurezza sul principe Hamza e altri soggetti, è stato deciso di vietare la pubblicazione di qualsiasi cosa relativa a questa indagine in questa fase", ha dichiarato alla televisione il magistrato Hassan al-Abdallat.
"Il divieto di pubblicazione riguarda tutti i media audiovisivi e i social network, così come le immagini o i videoclip", ha avvertito il magistrato, spiegando che i trasgressori saranno sottoposti a sanzioni penali.
Complotto contro la corona
Sabato scorso le autorità giordane hanno arrestato sedici persone, tra cui l'ex capo dello staff della casa reale, Bassem Awadallah, e l'ex inviato speciale del re in Arabia Saudita, Sherif Hassan ben Zaid, con l'accusa di aver complottato contro "la stabilità e la sicurezza" del regno, alleato chiave degli Stati Uniti in Medio Oriente.
Il ministro degli Esteri, Ayman Safadi, ha accusato formalmente il principe di sedizione, affermando che fosse in contatto con "elementi stranieri e oppositori interni con l'obiettivo di destabilizzare il governo e la famiglia reale". Secondo il Washington Post, tra gli arrestati ci sono diversi agenti dei servizi segreti. Amman aveva in un primo momento minimizzato la portata della cospirazione, che secondo fonti di intelligence avrebbe coinvolto una vasta rete di personalità, inclusi alcuni leader tribali fedeli a Hamza.
Hamza ha negato le accuse e ha affermato di essere agli arresti domiciliari nel suo palazzo di Amman, circostanza smentita dalle autorità. Il principe ha firmato ieri una dichiarazione nella quale conferma la fedeltà al re.
Lotta per la successione
Privo di incarichi ufficiali, Hamza, 41 anni, è il primogenito della regina Nur, quarta moglie del defunto re Hussein, che aveva concepito Abdallah II con la seconda moglie, la principessa Muna.
Hamza era stato nominato principe ereditario nel 1999 in linea con le ultime volontà di Hussein ma nel 2004 Abdallah II lo aveva privato del titolo per poi assegnarlo nel 2009 al figlio maggiore, Hussein bin Abdullah.