AGI - Nuova udienza per la richiesta di scarcerazione per Patrick Zaki, in detenzione preventiva da quasi 14 mesi nel carcere egiziano di Tora. Lo studente egiziano dell'università di Bologna è accusato della pubblicazione di post critici verso il governo del suo Paese. La detenzione di Zaki, che ha 28 anni, dura dall'8 febbraio dell'anno scorso ed era stata prorogata per ulteriori 45 giorni il primo marzo scorso. I suoi difensori hanno denunciato il "pessimo stato psicologico" in cui versa il ragazzo e hanno chiesto "la sostituzione dei giudici, dopo aver riscontrato i numerosi rinnovi della sua carcerazione per un ingiustificato accanimento".
Parole che hanno suscitato grandissima preoccupazione, ha sottolineato il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury. Le dichiarazioni dell'avvocaro "in relazione al pessimo stato di salute di Patrick ci fanno sempre più comprendere l’urgenza della situazione. Non voglio essere blasfemo, ma questa è la passione di Patrick”, ha affermato. “La tattica egiziana è quella di fiaccare la resistenza dei detenuti con questo stillicidio di udienze, di rinvii, che provano anche a far dimenticare la stortura di queste storie, la storia delle persone - ha proseguito Noury - Se nei 45 giorni che passano nessuno fa niente, poi alla fine queste storie rischiano di essere dimenticate”.
La vicenda di Patrick è seguita con attenzione anche dal segretario del Pd, Enrico Letta, che in un tweet ha scritto: "La speranza nello sguardo di tutti noi, oggi al Cairo. Per una nuova udienza sulla scarcerazione di Patrick Zaki. Non molliamo". Il tweet si conclude con l'hashtag #freepatrickzaki. "Speriamo sia occasione per restituirgli la liberta'", ha auspicato Amnesty Italia.