AGI - La Gran Bretagna prosegue nell'allentamento graduale delle misure anti-Covid ma non è ancora risolta la questione dell certificazione vaccinale ed è ancora presto per parlare di viaggi all'estero.
Da lunedì prossimo, 12 aprile, riapriranno negozi non essenziali, ristoranti all'aperto e parrucchieri, ha annunciato il premier Boris Johnson in conferenza stampa.
Il premier ha detto: "cautamente ma irreversibilmente brinderò" alla campagna dei vaccini e all'allentamento delle regole. "Stiamo definendo la nostra tabella di marcia verso la libertà e ci stiamo attenendo ad essa", ha continuato.
"Non vediamo alcun segno nei nostri dati attuali per pensare che dovremo deviare dal programma".
Johnson: "Da lunedì 12 anche io andrò al pub"
"Niente passaporto vaccino"
"Ma è restando cauti e monitorando i dati in ogni fase e seguendo le regole, ricordando mani, viso, spazio e aria fresca, che speriamo, insieme, di rendere irreversibile questa tabella di marcia verso la libertà".
Johnson ha rivelato che i passaporti vaccinali non saranno usati per la terza fase di apertura della serrata a maggio. "Certamente non saranno usati lunedì prossimo quando apriranno i locali all'aperto". Ed è escluso anche il loro uso per la terza fase di allentamento del lockdown a maggio, quando dovrebbero aprire anche i locali per la ristorazione al coperto.
Il 'passaporto vaccinale' è uno strumento da studiare e usare con cautela, perché rischia di portare a pesanti discriminazioni. "Ci sono complicate questioni etiche e pratiche sollevate dall'idea della certificazione dello stato di vaccinazione", ha spiegato Johnson. "Usando la sola vaccinazione" come elemento dirimente, "molte persone per una ragione o per l'altra potrebbero non essere in grado di ottenere la vaccinazione per ragioni mediche, magari perché semplicemente sono donne incinte, quindi bisogna stare molto attenti a come si gestisce la cosa".
Le prossime tappe
Dopo il 12 aprile, il 17 maggio e il 21 giugno segneranno le tappe delle prossime riaperture in Gran Bretagna.
Johnson ha spiegato che "sulla visione del futuro della Gran Bretagna dopo il 21 giugno, molte cose dipenderanno dal lancio del vaccino e da noi che soddisfiamo i quattro test": vaccinazioni, caduta dei ricoveri per gli anziani vaccinati, calo dei ricoveri in generale e varianti del coronavirus.
"Se le cose continuano ad andare bene, per molte persone la vita comincerà a tornare ad almeno una parvenza di normalità. Un mondo in cui continuiamo ad avere i test non sarà troppo oneroso, ma state mettendo il carro davanti ai buoi, dobbiamo assicurarci di superare bene la seconda fase e superare le aperture del 12 aprile, del 17 maggio e del 21 giugno. Finalmente apriamo un sacco di cose che non abbiamo potuto aprire l'anno scorso. Le cose saranno molto diverse per la prima volta dopo molto tempo".
Estero sconsigliato
La Gran Bretagna procede bene ma "è ancora presto per consigliare di prenotare una vacanza all'estero". ha detto il premier.
Per quanto riguarda i viaggi, Johnson si dice "fiducioso" che la gente possa iniziare a viaggiare a maggio, ma avverte a non sottovalutare la difficolta' di farlo.
Suggerisce che ci sono grandi problemi nell'Ue, dove molti britannici amano andare in vacanza.
La task force cui ha chiesto di esaminare la questione riferira' piu' tardi questa settimana, ma il premier aggiunge che non puo' ancora fare una promessa alla gente.