AGI - Decine di manifestanti si sono riuniti fuori dalle abitazioni dei leader politici Naftali Bennett, Gideon Sa'ar e Benny Gantz, esortandoli a non formare un governo con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu.
E' la prima volta da quando si sono tenute le elezioni nello Stato ebraico, il 23 marzo, che tornano le proteste contro il leader del Likud, ha riferito Jerusalem Post.
I manifestanti hanno annunciato che continueranno fino a quando Netanyahu non avrà lasciato l'ufficio; raduni ci saranno nei prossimi giorni in diverse località nel Paese, così come davanti al tribunale dove lunedì riprenderà il processo per corruzione, frode e abuso d'ufficio contro il leader del Likud. Un picchetto permanente sarà allestito al Parco dell'Indipendenza a Gerusalemme.
Dalle urne non è uscito un vincitore netto: nessuno dei due blocchi principali ha la maggioranza di 61 seggi necessaria per creare un governo; il campo che fa riferimento al premier Netanyahu ha 52 seggi mentre gli avversari insieme ne totalizzano 57; restano fuori da questi conteggi i 7 seggi degli ultra-nazionalisti di Yamina e 4 seggi degli islamisti conservatori di Ra'am.
Il premier si è incontrato con Bennett nel tentativo di convincerlo a unirsi a lui ma l'ultra-nazionalista non ha voluto sciogliere la riserva.