AGI - "Al momento la revisione non ha identificato alcun fattore di rischio specifico, come l'età, il sesso o una precedente storia medica di disturbi della coagulazione, per questi eventi molto rari. Un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma è possibile e ulteriori analisi sono in corso". È quanto scrive l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) sui rari casi di trombosi insoliti associati a un basso numero di piastrine, riscontrati in persone vaccinate con il vaccino di AstraZeneca.
"Come comunicato il 18 marzo, l'Ema ritiene che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del Covid-19, con il rischio associato di ospedalizzazione e morte, superino i rischi di effetti collaterali", si legge in una nota.
"Maggiori informazioni e consigli per gli operatori sanitari e il pubblico sono disponibili nelle informazioni sul prodotto del vaccino e nella relativa comunicazione diretta con gli operatori sanitari", spiega l'agenzia.
"Le persone vaccinate devono essere consapevoli della remota possibilità che si verifichino questi tipi molto rari di coaguli di sangue. Se presentano sintomi indicativi di problemi di coagulazione come descritto nelle informazioni sul prodotto, devono rivolgersi immediatamente a un medico e informare gli operatori sanitari della loro recente vaccinazione", informa ancora l'ente regolatore.
La conferenza stampa di Emer Cooke
"Il 18 marzo abbiamo detto che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del Covid-19, con il rischio associato di ospedalizzazione e morte, superano i rischi di effetti collaterali e la nostra posizione non è cambiata". Lo ha dichiarato la direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke. "Siamo un'agenzia indipendente che si basa sui dati per raggiungere raccomandazioni scientifiche", ha aggiunto. "Non ci sono prove che sostengano le restrizioni sull'uso del vaccino" AstraZeneca.
Nel corso della valutazione dell'Ema sul vaccino AstraZeneca "sono stati valutati 62 casi su un'esposizione totali pari a 9,2 milioni" di vaccinati, ha specificato Cooke.
E ancora: "Non diamo controindicazioni alle donne incinte per l'uso del vaccino AstraZeneca ma consigliamo che si consultino con il loro medico prima di farsi somministrare alcun vaccino". Sebbene ci sia una "preponderanza delle donne giovani" tra i casi sospetti, occorre considerare che "tra chi è stato vaccinato in Europa con l'AstraZeneca ci sono due donne per ogni uomo".
Casi aversi in una persona ogni 100mila
Finora "sono stati segnalati casi di effetti avversi su una persona ogni 100 mila vaccinati" con le dosi AstraZeneca, ma "non ci sono prove che questi casi siano collegati al vaccino". Lo ha detto Peter Arlett, capo del dipartimento di farmacovigilanza ed epidemiologia presso l'Agenzia europea per i medicinali. Dei 62 casi analizzati dall'Ema nella valutazione della sicurezza del vaccino anglo-svedese "44 si sono verificati nell'area economica europea dove sono stati somministrati 9,2 milioni di vaccini".