AGI – "So che tutto questo crea insicurezza. Ma è soprattutto la trasparenza a rappresentare la migliore opportunità per gestire la situazione". Angela Merkel si presenta per l'ennesima volta davanti ai giornalisti, dopo l'ennesima riunione con i governatori dei Laenderin sul caso AstraZeneca. La cancelliera interviene questa volta in seguito alla decisione di Berlino di limitare la somministrazione del vaccino agli over 60 anni.
La cancelliera comprende bene che questa nuova vicenda - dopo la recente sospensione tout court - può rappresentare un nuovo colpo alla campagna vaccinale tedesca, già di per sé piuttosto lenta. Motivo per il quale ha scelto di insistere sulla necessità della "fiducia e della trasparenza", a suo dire "l'unica via percorribile", anche se "non è possibile sottacere l’insicurezza". Angela Merkel ha anche sottolineato di essere pronta a ricevere il siero di AstraZeneca, dato che rientra nella fascia dei sessantenni, "e dunque tra poco può essere il mio turno".
"Dobbiamo poterci fidare dei vaccini, per questo aspettiamo ogni volta la loro approvazione, dato che è necessario ridurre al massimo i rischi. La fiducia - ha aggiunto - nasce anche dal fatto che ogni caso sospetto viene analizzato in profondità". "Sappiamo che vaccinare è il mezzo più importante per mettere fine alla pandemia e che è una grande fortuna che ci siano tanti vaccini", ha osservato la cancelliera riconoscendo che "dovranno essere fatti dei cambiamenti alla distribuzione per quanto riguardo le modalità della campagna vaccinale".
Al suo fianco, il ministro alla Sanità, Jens Spahn, non ha potuto comunque fare a meno di definire "senza dubbio una battuta d’arresto" la vicenda dei (rari) casi di trombosi segnalati in seguito alla somministrazione di dosi AstraZeneca. Tuttavia, ha aggiunto, "a questo punto gli over 60 potranno essere vaccinati con maggiore velocità, è importante proteggere i più anziani in questa terza ondata".
Il fatto è che pur trattandosi di casi molto rari (31 a fronte di 2,7 milioni di vaccinazioni complessive con AstraZeneca registrate dal Robert Koch Institut), gli episodi di trombosi cerebrali venuti alla luce in Germania sono bastati a far scattare l'allerta degli ospedali berlinesi della Charité e Vivantes.
Come precisato dal Paul Ehrlich Institut, in nove casi su 31 l’esito è stato letale, e in 29 si è trattato di donne tra i 20 e i 63 anni. Secondo i media tedeschi, la nuova raccomandazione della Commissione permanente per il vaccino tedesca rappresenta un po' un colpo alla botte e uno al cerchio. Infatti, da una parte indica la somministrazione solo agli uomini e alle donne oltre i 60 anni, ma dall'altra specifica che in determinati casi si potrà continuare a somministrare AstraZeneca anche ai più giovani.