AGI - Sono i due attentatori le uniche vittime dell'attacco contro una cattedrale cattolica avvenuto questa mattina a Makassar, nell'isola indonesiana di Sulawesi. Almeno 14 persone sono rimaste ferite.
I due kamikaze, a bordo di una motocicletta carica di esplosivo, si sono scagliati contro l'ingresso del luogo di culto, dal quale i fedeli stavano uscendo dopo aver assistito alla messa della Domenica delle Palme.
"C'erano due persone a bordo di una motocicletta quando è avvenuta l'esplosione di fronte al cancello principale della chiesa", ha riferito un portavoce della polizia nazionale, Argo Yuwono, "gli attentatori stavano cercando di entrare nel compound della chiesa".
"La motocicletta è rimasta distrutta e ci sono resti umani che stiamo ancora raccogliendo nel tentativo di identificare il sesso degli attentatori", ha aggiunto il portavoce. Il presidente indonesiano, Joko Widodo, ha espresso "ferma condanna" per l'attentato, invitando i cittadini a "mantenere la calma" in quanto "lo Stato garantisce la sicurezza dei fedeli".
"Condanno fermamente questo atto di terrorismo e ho ordinato al capo della polizia di indagare a fondo sull'organizzazione dei sospetti e di smascherarla fino alle sue radici", ha dichiarato Widodo in un intervento trasmesso dalla televisione.
"Il terrorismo è un crimine contro l'umanità e non ha nulla a che fare con nessuna religione", ha aggiunto Widodo, "tutti gli insegnamenti religiosi rifiutano il terrorismo a qualsiasi titolo".
In Indonesia, il Paese a maggioranza musulmana più popoloso del mondo, le chiese cristiane sono spesso obiettivo degli estremisti islamici. Nel maggio 2018 un attentato contro tre chiese nell'isola di Giava, poi rivendicato dall'Isis, causò 13 morti. L'attacco più grave della storia recente è quello avvenuto nell'isola di Bali nel 2002, con un bilancio di 202 vittime.