AGI - La Commissione europea adotterà oggi un inasprimento dei controlli sulle esportazioni dei vaccini anti-Covid prodotti nell'Ue. Si tratta di una misura che dovrebbe colpire AstraZeneca e che alimenta le tensioni con il Regno Unito.
Finora non tutti i Ventisette sposano l'idea di una stretta ulteriore sulle esportazioni. In particolare vi è il timore che la mossa possa poi danneggiare la catena di approvvigionamento, colpendo di conseguenza anche gli Stati membri.
L'esecutivo europeo "adotterà una revisione del meccanismo di trasparenza e autorizzazione per le esportazioni", ha annunciato il portavoce della Commissione, Eric Mamer, senza fornire ulteriori dettagli. La decisione, che rientra nelle competenze della Commissione, mira ad aumentare l'offerta di vaccini dell'Ue e sarà sul tavolo del video summit dell'Ue in programma per giovedì.
La Commissione intende inasprire le condizioni per l'esportazione di dosi ai Paesi produttori di vaccini anti-Covid - una misura rivolta al Regno Unito - ma anche a quelli le cui popolazioni sono già ampiamente vaccinate. Secondo i principi di reciprocità e proporzionalità.
"Abbiamo registrato una certa apprensione proveniente dagli Stati membri che si chiedono se l'Europa otterra' la sua giusta quota di vaccini" perche' "finora 70 milioni di dosi sono state consegnate ai 27 Stati membri e 41,5 milioni sono state esportate verso 33 Paesi", ha spiegato il vice presidente della Commissione europea, Maros Sefcovic.
"Vogliamo la nostra giusta quota di vaccini", ha sottolineato il commissario, "e per questo chiediamo ai Paesi partner proporzionalità e reciprocità". "Quello che vogliamo e' avere una discussione franca e aperta e invitare i Paesi partner dell'Unione europea a fare quello che facciamo noi" e quindi esportare dosi verso l'Ue.