E' di 10 morti il bilancio della sparatoria a Boulder, in Colorado. Tra le vittime, anche l'agente Eric Talley, 51 anni, il primo ad arrivare sulla scena del crimine, il supermercato King Sooper. Negli Usa è la seconda sparatoria di massa in una settimana. Il 16 marzo scorso, 8 donne, tutte di origine asiatica, sono morte vicino ad Atlanta per quello che viene ritenuto un crimine d'odio. L'ultima sparatoria in un supermercato negli Stati Uniti risale invece all'agosto del 2019, in un Walmart di El Paso, in Texas. Il killer, Patrick Crusius, ancora in attesa di processo, aveva preso di mira gli ispanici, i morti furono 22. Il movente della strage in Colorado non è ancora chiaro.
Il presunto killer è stato arrestato. In un video circolato sui social, si vede un uomo in manette a torso nudo con la gamba destra sanguinante. La polizia ha confermato che il killer è l'unico ferito. "Questa è una tragedia e un incubo per la contea di Boulder", ha osservato il procuratore distrettuale Michael Dougherty.
L'agente Talley era arrivato intorno alle 14:30 al King Sooper, su Table Mesa Drive, in una zona residenziale, vicina al campus della University of Colorado. Talley era nella polizia di Boulder dal 2010 "e ha servito in molti ruoli nel dipartimento", ha tenuto a ricordare Herold, definendo "eroica" la sua risposta alla sparatoria. "Faremo tutto il possibile per fare giustizia in questo caso", ha assicurato Dougherty. Il presidente Joe Biden è stato informato e sta seguendo gli sviluppi.
Secondo la ricostruzione fatta da Abc, quando sono arrivati gli agenti, assieme agli uomini dello Swat Team, l’uomo ha cominciato a sparare verso i poliziotti con un’arma a canna lunga, probabilmente un fucile d'assalto.
Sui social e via radio è stato lanciato l’appello a tutte le persone a tenersi lontano dal supermercato in un raggio di cinque chilometri per la presenza di un “individuo armato e pericoloso”. Gran parte dei dipendenti del negozio è riuscita a scappare, uscendo da una porta sul retro, altri sono rimasti nascosti assieme ai clienti. Uno dei testimoni, Andrew Hummel, dipendente del supermercato, ha raccontato a Kmgh di essere riuscito a fuggire da una porta secondaria. Mentre era fuori, gli è arrivato sul cellulare il messaggio di un collega che gli ha scritto: “Vi voglio bene, ragazzi, grazie per tutto, nel caso, insomma, le cose dovessero andare male”. Una donna, Sarah Moonshadow, che era a fare la spesa con il figlio, ha avuto la freddezza di aspettare che si fermassero gli spari prima di dire al figlio “muoviamoci” raggiungendo l'uscita e mettendosi in salvo.