AGI - Il Brasile ha superato l'India per numero complessivo di contagi da Covid-19. Nelle ultime 24 ore il gigante sudamericano ha registrato 85.663 nuovi casi, il dato più alto dall'inizio della pandemia, per un totale di 11.363.380 contagi. Nuova Delhi ha invece comunicato un aumento giornaliero pari a 24.882 per un totale di 11.333.728 infezioni dalla comparsa del coronavirus nel Paese asiatico.
Il Paese carioca occupa ora la seconda posizione mondiale dietro gli Stati Uniti che hanno individuato 29,3 milioni di infetti. Secondo le statistiche della Johns Hopkins University, dietro il terzetto, ci sono Russia (4,33 milioni), Regno Unito (4,26 milioni), Francia (4,07 milioni), Spagna (3,18 milioni) e Italia (3,17 milioni).
La forbice tra Brasile e India è destinata ad ampliarsi dato che il primo fatica a tenere sotto controllo la diffusione del virus mentre il secondo attraversa una fase di stabilizzazione. Il numero medio di casi nell'ultima settimana, in Brasile, ha raggiunto il livello record di circa 70mila casi, il 55,25% in più rispetto a un mese fa.
Il Brasile aveva già occupato il secondo posto in questa classifica mondiale per diverse settimane nel 2020 quando, lo scorso settembre, aveva subito il sorpasso dell'India. Il Paese guidato da Jair Bolsonaro mantiene la seconda posizione anche se si prende in esame il numero di decessi da Covid che ha superato la soglia dei 275mila. Per il terzo giorno consecutivo sono stati registrati più di 2mila decessi: 2.286 mercoledì, 2.233 giovedì e 2.216 venerdì, per una media complessiva dall'inizio della pandemia di 1.762 morti al giorno. Rispetto a un mese fa il numero dei decessi è cresciuto del 65,4%.
Secondo le ultime statistiche la lista dei Paesi con più morti per Covid è guidata dagli Stati Uniti (532.593). Seguono Brasile (275.105), Messico (193.851), India (158.446), Regno Unito (125.580) e Italia (101.564). Per l'organizzazione "Medici senza Frontiere", il Brasile, con i suoi 210 milioni di abitanti, ha poco meno del 3% della popolazione mondiale, ma registra il 10,4% delle morti e il 9,5% di contagi da coronavirus del mondo. Percentuale, quella dei nuovi infetti, che sale al 15% se si prendono in esame solo le ultime due settimane.
In queste ore, l'ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha ricevuto il vaccino contro il coronavirus. Subito dopo, attraverso i suoi canali social, ha esortato i brasiliani a fare lo stesso per combattere, non solo la pandemia, ma anche le teorie negazioniste portate avanti anche dall'attuale presidente Jair Bolsonaro.
"Sono felice e spero che il vaccino dia il risultato che io desidero e che il popolo desidera", ha dichiarato Lula. "Tutto ciò che il popolo vuole è ricevere un vaccino che lo liberi da questo mostro chiamato coronavirus ed è per questo che il presidente (Bolsonaro, ndr) deve smettere di mostrarsi ignorante, imparare a rispettare il sentimento del popolo e garantire la vaccinazione a tutti", ha aggiunto.
Lula, 75 anni, questa settimana è tornato nell'arena politica dopo che la Corte Suprema ha annullato le condanne contro di lui per corruzione. L'ex presidente ha difeso l'importanza della campagna vaccinale e ha chiesto maggiori sforzi da parte del governo per accelerare il processo di immunizzazione.