AGI - Mentre le richieste di dimissioni si moltiplicano anche all'interno del suo partito, il governatore democratico di New York, Andrew Cuomo, continua a rifiutare di lasciare e assicura che le accuse di molestie sessuali giunte da sei donne sono falsità.
"Le donne hanno diritto di farsi avanti e essere sentite", ha dichiarato Cuomo in una conference call con i giornalisti, ai quali ha ricordato che la magistratura "deve andare a fondo dell'analisi dei fatti per valutare le accuse". "Gravi accuse devono essere valutate seriamente, separandole dalle opinioni", ha aggiunto il governatore, che si è detto "fiducioso" che l'inchiesta del procuratore generale di New York, Letitia James, lo scagionerà.
Anche Ocasio-Cortez contro il governatore
"I politici parlano senza conoscere i fatti, ma danno opinioni incontrollate e pericolose" è la sua reazione alla richiesta di dimissioni giunta dal sindaco di New York, Bill de Blasio, e da 59 esponenti democratici del Parlamento dello Stato di New York. Contro Cuomo si è schierata anche Alexandria Ocasio-Cortez, popolare volto dell'ala sinistra del partito che, in una dichiarazione congiunta con il collega Jamaal Bowman, ha domandato a Cuomo di farsi da parte, non essendo più in grado di gestire "così tante sfide".
Ocasio-Cortez e Bowman affermano di "credere" alle accusatrici e citano anche lo scandalo delle case di cura a New York, dove sono stati contati migliaia di decessi che Cuomo avrebbe registrato come avvenuti in ospedale per evitare una possibile indagine del Dipartimento di Giustizia. Un caso su cui ha iniziato a indagare anche l'ufficio del procuratore distrettuale di New York. "Non c'è in questo momento persona migliore per aiutare New York", è la replica dell'interessato, che ha affermato di non aver avuto nemmeno "relazioni romantiche" con le accusatrici. "Non ho mai molestato nessuna, non ho mai aggredito nessuna. Lasciamo parlare i fatti e lasciamo che i newyorkesi si facciano un'opinione", ha dichiarato il governatore.
Le nuove accuse e il rischio di impeachment
Anche il leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, eletto a New York, ha preso le distanze. "Le accuse di queste donne", ha detto in un'intervista a Abc, "sono molto preoccupanti". L'ultima è particolarmente nauseante", ha aggiunto Schumer, in riferimento alla notizia pubblicata dal Times Union, giornale della capitale amministrativa Albany, secondo cui una donna dello staff del governatore sarebbe stata palpeggiata da Cuomo.
L'assistente sarebbe stata invitata dal governatore a raggiungerla al secondo piano della sua residenza ufficiale perché l'aiutasse a risolvere un problema con il telefonino. A quel punto, Cuomo ne avrebbe approfittato per infilarle una mano sotto la camicetta e accarezzarla. Il leader della maggioranza democratica non si è però spinto a chiedere le dimissioni e si è limitato a manifestare fiducia nell'inchiesta del procuratore James, alla quale potrebbe presto affiancarsi un'inchiesta di impeachment.
Giovedì lo Speaker dell'Assemblea dello Stato di New York, Carl Heastie, ha autorizzato la commissione Giustizia perché avvii la procedura. Saranno sentiti testimoni e studiate le carte, per valutare se ci sono gli estremi per l'impeachment. In caso di conferma, sarebbe il primo caso di impeachment per lo Stato di New York in più di un secolo. "Le accuse - ha commentato lo speaker dell'Assemblea, Heastie, democratico - sono serie".