AGI - Cina e Stati Uniti sono al lavoro per preparare un incontro in Alaska tra i rispettivi rappresentanti diplomatici al massimo livello, nel tentativo di trovare un terreno comune per fare ripartire una relazione incagliatasi in seguito ad anni di forti tensioni su quasi tutti i campi della cooperazione bilaterale.
Secondo quanto riporta il South China Morning Post, citando una fonte al corrente dei piani, la delegazione di Pechino potrebbe includere sia il capo della Commissione Affari Esteri del Partito Comunista Cinese, Yang Jiechi, che spesso opera come inviato speciale del presidente Xi Jinping, sia il ministro degli Esteri e Consigliere di Stato, Wang Yi.
Qualora l'incontro venisse confermato, scrive il quotidiano di Hong Kong, la città dove potrebbe tenersi è Anchorage, la capitale dell'Alaska, geograficamente a metà strada tra Pechino e Washington, seppure in territorio statunitense.
L'incontro sarebbe il primo faccia a faccia tra gli alti diplomatici di Pechino e Washington da quando Joe Biden si è insediato alla Casa Bianca.
Un colloquio telefonico tra Biden e Xi, l'11 febbraio scorso, non ha finora contribuito a rasserenare il clima tra le due grandi economie mondiali, che rimangono profondamente divise sui temi della repressione a Hong Kong, dell'assertività della Cina verso Taiwan, sugli abusi dei diritti umani nella regione autonoma dello Xinjiang - che gli Stati Uniti avevano definito "genocidio" a gennaio scorso, alla vigilia dell'insediamento di Biden alla Casa Bianca - e sulle questioni commerciali e tecnologiche.
L'importanza della relazione tra Cina e Stati Uniti è stata evidenziata in più occasioni sia dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che la ha descritta come "probabilmente la più importante al mondo", sia dalla Cina, che chiede agli Usa di evitare errori di valutazione nella gestione del rapporto bilaterale.
Anche se si possano profilare alcune aree di cooperazione, dal contrasto alla pandemia di Covid-19 a quello ai cambiamenti climatici, Cina e Stati Uniti rimangono, però, in un clima di rivalità geopolitica.