AGI - Buckingham Palace è sotto pressione per replicare alla dirompente intervista concessa dai Duchi di Sussex a Oprah Winfrey, in particolare alle accuse di razzismo, che rischiano di avere effetti pesanti sull'immagine della monarchia. A suscitare le controversie maggiori è stata infatti la confessione di Harry e Meghan secondo la quale un membro non identificato della famiglia reale, che non sarebbe né la regina Elisabetta né il principe Filippo, avrebbe espresso preoccupazione su quanto scura avrebbe potuto risultare la pelle del figlio Archie per via delle origini afroamericane dell'ex attrice americana.
Meghan Markle aveva poi sostenuto che ad Archie fosse stato negato il titolo di principe proprio perché di etnia mista. Il protocollo attuale prevede in realtà che Archie ottenga automaticamente tale titolo quando il nonno, il principe Carlo, sarà asceso al trono. La coppia ha tuttavia sostenuto che tali regole saranno cambiate una volta che Carlo sarà diventato re allo scopo di restringere la linea degli eredi al trono.
Mentre a Buckingham Palace ci si interroga su chi sia l'autore del commento sulla pelle di Archie, cosa che la coppia ha affermato di non voler rivelare per evitare danni d'immagine eccessivi per la monarchia, sono arrivate le prime reazioni della politica britannica.
Il primo ministro, Boris Johnson, ha scelto di non farsi coinvolgere nella polemica. Ai cronisti che gli chiedevano se il Palazzo debba indagare sulle accuse di razzismo, il premier ha replicato che "forse la cosa migliore che posso dire è che ho sempre avuto la massima ammirazione per la regina e il ruolo unificatore che gioca nel nostro Paese e nel Commonwealth". "Per tutte le altre questioni che riguardano la Famiglia Reale, per molto tempo ho evitato di commentarle e non intendo iniziare a fare il contrario oggi", ha aggiunto Johnson.
Dura invece la reazione del sottosegretario di Stato, Zac Goldsmith, che su Twitter ha accusato Harry di far "saltare in aria la sua famiglia" e ha aggiunto un virgolettato attribuito al principe dalla stampa: "Quello che Meghan vuole, Meghan ottiene".
L'opposizione laburista ha invece espresso solidarietà nei confronti dei duchi del Sussex. Kate Green, ministro ombra dell'Educazione, ha dichiarato a Sky che le affermazioni della coppia sono "davvero sconcertanti, scioccanti" e ha chiesto alla famiglia reale di indagare sulle accuse di razzismo. Il leader dei laburisti, Keir Starmer, ha da parte sua affermato che le problematiche sollevate da Meghan sul razzismo e la salute mentale (a proposito dei pensieri suicidi che la avevano tormentata durante la gravidanza) sono "più vaste della famiglia reale" e non vanno ignorate.
Il riconoscimento del "coraggio" di Markle nell'affrontare un tema delicato come la salute mentale è l'unica reazione attribuita al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dalla portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. La portavoce ha affermato che da Washington non possono giungere ulteriori commenti in quanto "si tratta di privati cittadini che hanno condiviso la loro storia e le loro battaglie".
Sul possibile clima all'interno di Buckingham Palace si interrogano gli esperti, a partire dalla biografa della Famiglia Reale, Penny Junor, secondo la quale i duchi hanno "tirato una bomba a mano contro la famiglia".
Lo storico della monarchia Robert Lacey ha dichiarato al 'Guardian' che le ripercussioni dell'intervista "risuoneranno per lungo tempo" in quanto si tratta di una "testimonianza di prima mano di una famiglia disfunzionale". "Credo che il Palazzo cercherà di riflettere su questa intervista e affrontare alcune questioni in modo tale da non esacerbare le cose e portare a una qualche riconciliazione", è invece la convinzione di Charles Anson, ex addetto stampa della regina.