AGI - A oltre cinquant'anni dalla sua esecuzione a Damasco, potrebbe tornare in Israele il corpo di Eli Cohen, protagonista di una delle più famose operazioni sotto copertura del Mossad. E' la notizia che circola sulla stampa, secondo la quale i russi sono al lavoro per trovare le spoglie e Damasco sarebbe pronta a consegnarle alle autorità israeliane nell'ambito di lunghi e complessi negoziati mediati da Mosca.
Come ha ricordato il Times, già dieci giorni fa c'è stato il rilascio e il ritorno in patria di una giovane israeliana arrestata dalle forze siriane dopo aver attraversato il confine sulle Alture del Golan, in cambio della liberazione di due pastori e un detenuto siriano; contestualmente, lo Stato ebraico ha anche acquistato un milione di dollari di dosi del vaccino russo Sputnik da destinare alla Siria.
Il documentario sulla tv russa
Un altro segnale sarebbe stata la recente diffusione sulla tv russa di un documentario sulla vita dello 007 israeliano: sono andate in onda immagini mai viste prima di Eli Cohen a Damasco, compresa la sua impiccagione nel 1965, ripresa dall'alto. Si ritiene che a filmarle sia stato un 'consigliere' sovietico, Boris Lukin, al tempo impegnato nella capitale siriana.
Inoltre, l'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che nelle scorse settimane esperti russi sono stati al cimitero di Yarmouk e in cave intorno a Damasco a supervisionare le ricerche del corpo, un segnale di un rinnovato impegno.
Una notizia alla quale "vorrei tanto credere, ci dà speranza e spero che non siano solo castelli per aria ma che ci sia un reale interesse a riportarlo indietro per seppellirlo in Israele", ha commentato la vedova di Eli Cohen, Nadia, lanciando un appello "ai russi affinché usino le loro capacità".
Il precedente di Baumel
Mosca è stata determinante già due anni fa nel ritorno in Israele dei resti del sergente Zachary Baumel, ucciso durante la battaglia di Sultan Yacoub contro le forze siriane nella guerra del Libano del 1982. Ricerche sono tuttora in corso per individuare le spoglie di Tzvi Feldman e Yehuda Katz, due soldati dispersi insieme a Baumel.
Il regime siriano si è sempre opposto al ritorno in patria della salma di Cohen e la stessa localizzazione dei resti sarebbe sconosciuta, dopo essere stati spostati più volte. Nel 2008 Monjer Motsley, ex capo di gabinetto dell'ex presidente siriano Hafez Assad, sostenne che nessuno sapesse dove si trovavano: "E' difficile trovare le ossa di Cohen. Assad promise di restituirle ma quando chiese dove si trovassero, i funzionari della sicurezza gli dissero che non lo sapevano".