AGI - Centri commerciali, mercati, musei e biblioteche hanno aperto ieri i battenti per la prima volta in due mesi segnando il ritorno per Israele a una normalità che non si vedeva da tempo e che dovrebbe essere resa possibile e sostenibile dal successo della campagna vaccinale. Palestre, piscine e hotel hanno avuto il permesso di aprire domenica solo ai titolari del passaporto vaccinale, ovvero del documento che attesta l’avvenuta vaccinazione.
Oggi, il Comune di Gerusalemme riaprirà gli eventi culturali in città con un concerto della cantante Miri Mesika in programma alle 20:30; sarà il primo grande evento culturale dopo mesi di chiusura per le restrizioni del coronavirus. Il concerto si terrà al Jerusalem Pais Cultural and Arts Hall di Pisgat Ze'ev, la cui sala è stata inaugurata a giugno e mai più utilizzata per via della pandemia, e sarà presente anche il sindaco di Gerusalemme Moshe Lion.
Ma non è solo il primo evento culturale in Israele dopo tre lockdown, sarà anche il primo evento culturale dopo la vaccinazione di massa: per accedere al concerto i membri del pubblico dovranno presentare il passaporto vaccinale, dimostrando che sono stati vaccinati, che sono guariti dal coronavirus o che sono stati sottoposti a un test negativo massimo 48 ore prima dell'evento. Secondo gli ultimi dati, il 46% della popolazione israeliana ha ricevuto almeno una dose del vaccino contro il covid. Dall’inizio della pandemia il Paese ha registrato 740 mila casi e 5500 morti.