AGI - Da strumenti di morte a strumenti musicali: è la trasformazione che lo scultore serbo Nikola Macura regala all'umanità. Lo scultore tutte le settimane si aggira nei depositi di rottami bellici: mitra, elmetti, taniche di benzina, lanciarazzi, perfino carri armati da cui trovare sonorità. Lasciti della guerra degli anni '90 nell'ex Jugoslavia che potrebbero, nei piani dello scultore, finire nelle mani di un'orchestra particolare, composta da veterani di quel conflitto.
Macura ha ralizzato un violoncello con un bazooka e una bombola di gas, una chitarra con un fucile Zastava M70 (basato sul modello del Kalashnikov) e un elmetto, nonché un violino con il caricatore di un fucile automatico e un kit di emergenza. "Le armi sono tutte intorno a noi. Siamo così circondati dalla distruzione che non ne siamo più consapevoli", ha detto l'artista, che insegna all'accademia d'arte di Novi Sad, nel Nord della Serbia.
C'è da scegliere e da fare per un pezzo. In tutto il Paese ci sono magazzini di vecchie attrezzature militari che i privati hanno comprato dall'esercito e rivendono per una manciata di dinari. Contengono fucili, bombe neutralizzate, maschere antigas, veicoli da combattimento, radar o parti di aerei.
Lo scultore vuole equipaggiare con i suoi strumenti un'intera orchestra, che si esibirebbe nei Balcani, con i veterani di guerra tra i suoi musicisti. "Voglio dare a coloro che hanno partecipato alla guerra l'opportunità di usare gli strumenti che sono stati utilizzati in guerra per creare musica", dice. Ha già reclutato l'artista veterano Srdjan Sarovic, che ama esibirsi nel riff con la chitarra di Macura. "Scompare come fucile e diventa esclusivamente uno strumento musicale. Quando lo tengo in mano e lo suono, l'unica cosa che conta è essere in sintonia con lo strumento".
Il prossimo passo di Macura è trasformare un carro armato in uno strumento a percussione per cinque musicisti e dipingerlo di rosa. "Fare uno strumento da un carro armato? È come fare uno strumento con un fucile. Impossibile", ride.